Dopo la buona riuscita della street parade del 14 febbraio Nonunadimeno continua il suo cammino per l’organizzazione della giornata di lotta dell’8 marzo.
Prossima assemblea
LUNEDI’ 19 h.20.30 in via del Bosco 52
Dopo la buona riuscita della street parade del 14 febbraio Nonunadimeno continua il suo cammino per l’organizzazione della giornata di lotta dell’8 marzo.
Prossima assemblea
LUNEDI’ 19 h.20.30 in via del Bosco 52
Un libro che racconta una storia di 30 anni fa. Autostop, furgoni arrugginiti, spazi occupati e autogestiti, dischi autoprodotti, amplificatori tirati al massimo e migliaia di Km in una Europa divisa da muri e frontiere. Nel libro ci sono delle persone, e le persone sono ancora in giro a raccontare quella storia. La raccontano a chi non c’era ancora e a volte si fanno aiutare da chi c’era ed ha voglia di dare una mano nel racconto.
Una storia che può apparire lontana ma che può dare ancora molti spunti interessanti a chi, anche oggi si muove nel mondo delle autoproduzioni e della musica non mercificata.
ne parliamo con uno degli autori e storico bassista dei Kina Giampiero Capra
https://www.carmillaonline.com/2014/12/16/kina-come-macchine-impazzite/
http://www.agenziax.it/come-macchine-impazzite/
Gruppo Anarchico Germinal
“Sarà sempre così? Così travolgente, così totale, così distruttivo.”
“Sei mia” mormora. “Solo mia. Non dimenticarlo.”
dalla trilogia “50 sfumature” di E. L. James
Amore come rapimento ed estasi; amore come possesso, passione travolgente,battaglia, conquista; amore come dolore, struggimento, mancanza; amore come dipendenza.
L’amore che ci insegnano nei romanzi e al cinema, nelle immagini televisive e nelle parole delle canzoni è sempre quello: assoluto, totale e naturalmente di coppia.
MERCOLEDI’ 7 febbraio 20.30 in via del bosco 52a
Seconda assemblea pubblica Non Una di Meno Trieste verso LottoMarzo.
Costruiamo questo percorso tutt* assieme, lo sciopero femminista è una marea che sale!
Sabato 3 febbraio alle 17.00 in via San Lazzaro
Solidarietà al popolo mapuche!
Benetton ha le maglie sporche di sangue
Gruppo Anarchico Germinal
In diversi paesi del mondo ci saranno tra il 29 gennaio e il 4 febbraio azioni e iniziative contro la repressione assassina dello Stato argentino e in solidarietà con il movimento anarchico di quel paese e con tutti/e coloro che lottano contro la violenza statale e padronale. L’Internazionale di Federazioni Anarchiche (IFA) ha lanciato una “week of action”, una settimana in cui concentrare iniziative di lotta e solidarietà contro le rappresentanze del governo argentino e la multinazionale dell’abbigliamento Benetton.
Ironicamente, lo slogan “United Colours of Benetton” presenta la multinazionale come multietnica e antirazzista nei suoi valori fondanti. In realtà Benetton sta acquistando enormi appezzamenti di terreno in Argentina, sottratti inizialmente alla popolazione indigena Mapuche di Cile e Argentina.
Non Una di Meno Trieste si mette in marcia verso Lotto Marzo 2018.
Ne discuteremo assieme, partecipate e contribuite numeros@
Mercoledì 31 gennaio n.20.30 in via del bosco 52a
VENERDI’ 26 gennaio h.17.30 in P.Unità sotto il consolato turco.
Da due giorni lo stato turco guidato da Erdogan ha lanciato una massiccia operazione militare via aerea e via terra contro il cantone di Efrin in Rojava. I bombardamenti aerei hanno già provocato numerosi morti sia fra i civili che fra i combattenti delle milizie di autodifesa. Questo attacco è un ulteriore tappa della guerra senza quartiere che il regime di Erdogan sta portando avanti da anni contro l’esperienza del confederalismo democratico in Rojava (basato sul femminismo, sull’ecologia e sul rifiuto dello stato-nazione) e contro la voglia di libertà dei popoli di quella regione. Tutto ciò avviene con il silenzio complice delle varie potenze impegnate nell’area (dagli Usa alla Russia). Questo nonostante le milizie di autodifesa delle YPG/JPG siano state le uniche sul campo ad aver combattuto vittoriosamente l’Isis.
Occorre rompere il silenzio su ciò che sta accadendo in quella regione e ribadire il nostro sostegno alla rivoluzione in Rojava, un’esperienza che, fra tanti limiti e contraddizioni, è l’unica alternativa sociale ad oggi reale alle dilanianti lotte per il potere, che assumano caratteri e rappresentazioni nazionali, etnici, tribali o religiosi.
Coordinamento Kurdistan-Trieste
Riportiamo l’articolo pubblicato su Umanità Nova.
La sonnolenta provincia di gorizia ha visto nel giro di una settimana due momenti di contrapposizione fra fascisti (in crescita purtroppo anche in queste zone come nel resto del paese) e antifascisti, con gli anarchici e anarchiche in prima fila.
Domenica 14 a Monfalcone, come avviene da alcuni anni, i fascisti (in questo caso Fratelli d’Italia con l’appoggio di altri gruppi) hanno commemorato Piero Dominutti nazionalista ucciso nel 1948 per motivi mai chiariti ma che i camerati ricordano in quanto “ucciso per aver difeso l’italianità di queste terre”. Per puro caso la stele posta sul luogo dell’omicidio è situata a poche decine di metri dalla sede inaugurata a inizio dicembre del Coordinamento Libertario Isontino e dell’Usi-Ait provinciale. E così il Coordinamento ha prodotto un comunicato stampa ripreso da media locali in cui si fa chiarezza sulla figura di Dominutti: “…Piero Dominutti, originario di Cervignano, è stato ucciso in circostanze mai chiarite il 14 gennaio 1948 (come scrive anche Roberto Spazzali in “Gorizia 1945-1948” edito dalla Lega Nazionale). Attivista dei Sindacati Giuliani e del Partito d’Azione, che localmente funse da catalizzatore di istanze nazionaliste dopo la caduta del regime fascista, Dominutti si rese protagonista di trasporto e occultamento di armi assieme al “noto fascista Minozzi” e partecipò alle squadracce protagoniste di atti di violenza e intimidazioni – anche con bombe e pugnali – nei confronti di militanti di sinistra e sedi di partito ed organizzazioni operaie nel corso del settembre 1947. Informatore della polizia, membro del Moto Club di Monfalcone diretto dall’ex segretario politico del Fascio e segnalato come luogo di ritrovo di fascisti, Dominutti aveva il ruolo di segnalare alla dirigenza del cantiere i lavoratori politicamente inaffidabili…”.
Il 22 dicembre la nostra compagna Paola Mazzaroli (a destra nella foto il 1 maggio 2017) ci ha lasciato. Qui sotto pubblichiamo il ricordo che apparirà su Umanità Nova e di seguito quello che apparirà su Sicilia Libertaria. Infine il ricordo delle Dumbles lo trovate qui.
“se non posso ballare, questa non è la mia rivoluzione”
Il 22 dicembre Paola, dopo un anno di malattia, ha finito di soffrire. Aveva 62 anni. E’ stata militante del Gruppo Germinal per più di 40 anni.
Molte persone hanno mandato le loro condoglianze e molte hanno espresso quello che Paola aveva rappresentato per loro. Il più delle volte nei messaggi si trovano le parole “sorridente, impegno, fare”.
Quelli a lei più vicini si permettevano anche “condizionante, testarda”. Penso che per ognuno di noi, se si vuole essere sinceri e non scadere in panegirici senza senso, possa emergere questo dualismo. La volontà di essere anarchici in mezzo alla difficoltà di esserlo veramente. Che fatica sia l’una che l’altra!