Cartelli solidali con Alfredo Cospito, contro il 41bis!

Oggi in giro per le piazze di Trieste sono apparsi una decina di cartelli appesi sugli alberi di natale con la scritta “41bis=tortura. Solidarietà ad Alfredo Cospito. (A)”. Un piccolo gesto di solidarietà con la lotta che Cospito sta portando avanti con uno sciopero della fame ormai arrivato al sessantaseiesimo giorno e che rischia di portarlo alla morte.

La sua richiesta è semplice: uscire da quel luogo di tortura legalizzata che è il regime carcerario del 41bis. Nella già aberrante istituzione del carcere, il 41 bis e l’ergastolo ostativo rappresentano vere e proprie forme di tortura. Il 41 bis con l’isolamento e le enormi restrizioni su aria, visite, telefonate, corrispondenza, mira all’annientamento delle facoltà e della persona stessa. L’ergastolo ostativo impedisce l’accesso ai cosiddetti benefici penitenziari, quali lavoro esterno, domiciliari, permessi di uscita, a coloro che condannati per specifici reati non collaborano con la giustizia statale, mira a piegare la persona non solo e non tanto per ottenere realmente informazioni ma come forma di sottomissione.

Alfredo Cospito è stato condannato per un attentato dimostrativo che non ha causato né morti né feriti, ma nonostante questo è stato accusato del reato di “strage contro la sicurezza dello stato”. Quest’ultimo, come sottolineato da più parti, non è stato utilizzato né per la Strage di Piazza Fontana, né per la Strage di Bologna tanto per fare degli esempi .

Nel 2022 si è registrato nelle carceri italiane il più alto numero di suicidi degli ultimi 10 anni, insieme ai casi di pestaggi che vengono denunciati e al massacro avvenuto nei penitenziari durante le rivolte nel marzo 2020, ciò rappresenta la drammaticità della condizione carceraria. La lotta contro il 41 bis, l’ergastolo ostativo e l’Alta Sorveglianza oltre a respingere la deriva repressiva in corso, può servire a mettere in discussione il carcere e l’ordinamento sociale che lo ha prodotto, quello di un mondo fondato dell’oppressione e lo sfruttamento.

Gruppo Anarchico Germinal

Qui il comunicato della Federazione Anarchica Italiana

Di seguito le foto

Questa voce è stata pubblicata in Generale, Iniziative. Contrassegna il permalink.