2 dicembre sciopero generale!

Venerdì 2 Dicembre 2022 tutte le organizzazioni del sindacalismo di base hanno proclamato lo sciopero generale intercategoriale nazionale.

A Trieste presidio alle 9.30 in Piazza della Borsa, alle 10.45 di fronte la sede Hera in via dei Rettori 1, alle 11.45 davanti all’ingresso dell’Ospedale di Cattinara

LO SCIOPERO È PROCLAMATO PER

Il rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale.

L’introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora.

La cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, il congelamento e il calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, l’incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti.

La riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.

Il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti, per il salario garantito a disoccupati e sottoccupati.

Il rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e di lavoratrici/lavoratori.

Fermare le stragi di lavoratrici/lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro.

Fermare la controriforma della scuola e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati.

La difesa del diritto di sciopero e il riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro.

L’introduzione di una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorrere a nucleare e rigassificatori.

L’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella scuola, nella famiglia e nella società.

CONTRO

Le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati dal DDL Concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori.

L’Autonomia Differenziata che disgrega il paese e allarga le differenze sociali tra territori.

La guerra e l’economia di guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori.

L’attacco reazionario del governo Meloni ai diritti e alle agibilità democratiche, alla criminalizzazione dei migranti e all’ulteriore inasprimento della repressione del conflitto sociale e sindacale, con l’introduzione del reato di occupazione abusiva e raduni “illegali”.

CONFEDERAZIONE COBAS; CIB-UNICOBAS; CUB; SGB; SICOBAS; USB; USI-CIT; COBAS SARDEGNA; ADL VARESE

SCUOLA

L’attacco alla scuola pubblica continua e si inasprisce sotto i colpi del Governo Meloni. Lo sciopero indetto da tutto il sindacalismo di base vuole dire un chiaro NO all’immiserimento del sistema scolastico: i recenti aumenti salariali irrisori di fronte a una perdita del 30% del potere d’acquisto negli ultimi trent’anni, la riduzione degli organici del personale docente e ATA, le classi pollaio, i continui tagli all’istruzione, la mancanza di sicurezza e la condizione fatiscente degli edifici scolastici. Lo sciopero serve per pretendere il rinnovo del CCNL scaduto da 3 anni con aumenti uguali per tutti, per chiedere l’utilizzo di tutte le risorse disponibili per eliminare le classi pollaio, ridurre a 20 il numero massimo di alunni per classe (15 con alunni con disabilità), assumere i docenti con 3 anni di servizio e gli Ata con 2, rilanciare il tempo pieno, combattere la dispersione e per un piano straordinario per l’edilizia scolastica e la sicurezza. Gridiamo infine un forte NO all’Autonomia differenziata, che creerebbe 20 sistemi scolastici diversi, con l’aumento delle disuguaglianze e la frantumazione del diritto sociale all’istruzione e un altrettanto forte NO ai PCTO obbligatori per le scuole superiori e agli stage obbligatori per la formazione professionale; basta alle morti sul lavoro degli/delle studenti.

SANITÀ

Hanno chiamato “angeli” i lavoratori della Sanità, ma li hanno trascinati in un “inferno” fatto di superlavoro, cronica carenza di personale e stipendi ridicoli rispetto alla media europea. Questo è il risultato di tagli progressivi del finanziamento della Sanità pubblica per oltre 37 miliardi di Euro in poco più di dieci anni, che hanno comportato una carenza di oltre 43.000 operatori e la soppressione di circa 70.000 posti letto. L’aumento previsto dall’ultimo Contratto di lavoro in paga base e delle indennità per il personale ritenuto più esposto ai rischi delle emergenze, pur se dovuto, è del tutto insufficiente a risolvere il problema di fondo: quello di una Sanità pubblica sotto finanziata. Noi scioperiamo per maggiori investimenti nella Sanità pubblica, con forti assunzioni di personale disponibile, per una Sanità più presente sui territori e operatori con salari a livello europeo, e una maggiore offerta di Corsi di laurea e specialistica per personale Infermieristico, Tecnico e Medico. Scioperiamo contro la sua progressiva privatizzazione e la politica vergognosa della esternalizzazione progressiva dei servizi.

CAROVITA

Erano decenni che non si vedeva un tale aumento dei prezzi: secondo l’Istat l’incremento è stato del 14,9% nell’ultimo biennio, di cui l’11,7% solo nel 2022. Ci sono tutte le premesse perchè il carovita esploda nei prossimi mesi portando a picco i le condizioni di vita delle fasce deboli del nostro paese. Caute previsioni parlano di una diminuzione a fine 2022 del 2 o 3% dei salari reali, a fronte di un aumento dello 0,8% dei profitti. Questa situazione va incidere su una situazione sociale drammatica che annovera non solo 5,6 (!) milioni di poveri assoluti, ma anche quasi 12 milioni di lavoratori e lavoratrici (20% della popolazione) che percepisce il 60% di quello che è il reddito medio disponibile.

COBAS TRIESTE GORIZIA

Via Rittmeyer, 6 – Trieste

orario di apertura: giovedì dalle 17.00 alle 19.00

e-mail: cobasscuolatrieste@gmail.com

pec-mail: cobastrieste@pec.it

USI-CIT

Via Cunicoli, 11 – Trieste

orario di apertura: lunedì dalle 17.00 alle 19.00

tel./fax: 040567220

e-mail: usiait_ts@yahoo.it

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