Le piazze del 25 novembre lungo la penisola hanno dimostrato quanto la violenza patriarcale sia un problema sentito diffusamente e quanto il movimento femminista sia capace di mobilitare.
Per raggiungere questa capacità di mobilitazione, in ogni città e in ogni territorio, c’è bisogno di auto-organizzazione. Per questo vi invitiamo a partecipare alla prossima assemblea pubblica di Non una di meno a Trieste e vi segnaliamo con gioia che anche a Udine e Pordenone, negli ultimi mesi, sono nati dei nodi locali di Non una di meno.
La retorica e la violenza antiabortista vogliono diventare legge dello Stato: si insinuano nella 194, nelle scuole, nelle nostre vite.
Lo smantellamento dei consultori triestini viene portato avanti sputando in faccia alle migliaia di persone che si sono mobilitate in questi mesi.
I femminicidi non si fermano. Non una di meno ne tiene traccia sul sito dell’Osservatorio nazionale.
Di fronte a tutto questo, vogliamo stare unite e organizzarci insieme. A mercoledì!
Assemblea pubblica di Nonunadimeno
Brindisi contro l’ovovia
Vi aspettiamo martedì per fare due chiacchiere su come sta proseguendo l’opposizione all’ovovia e per rivederci tutti assieme.
Se volete portate qualcosa da condividere!
Collettivo Nessuna Ovovia a Trieste
Ritorna la Consultoria!
Decostruzioni in corso: riflessioni sulla salute e i nostri corpi
Smarza Pride, dopo un percorso interno di confronto e condivisione su tematiche legate all’affettività, alla sessualità e alle relazioni, vi invita a continuare assieme il percorso avviato nella primavera del 2023. Lo chiamiamo “Consultoria”, riappropriandoci dell’idea di uno spazio per la nostra salute e per la nostra emotività.
Durante gli incontri sull’omolesbobitransfobia interiorizzata e sul piacere sessuale, abbiamo avuto chiaro quanto i nostri vissuti personali fossero condivisi, riportando le nostre esperienze individuali a una cornice collettiva. Siamo consapevoli che essere froc3, definirsi femminist*, fare attivismo non ci libera automaticamente dalle oppressioni, agite e interiorizzate, che attraversano il resto della società. Per questo, continueremo il percorso di decostruzione.
Decostruzioni in corso non è un’assemblea: il confronto è un momento di cura collettiva non prestazionale né decisionale. Decostruzioni in corso non è uno spazio terapeutico: non ci sono espert*, la cura è collettiva e si basa sulla consapevolezza che le difficoltà individuali hanno origine da un sistema patriarcale e capitalista.
L’incontro durerà un’ora e mezza e vuole essere un momento di condivisione di esperienze situate, con la consapevolezza che i vissuti personali hanno valore politico. Vogliamo garantire uno spazio di confronto sicuro basato sull’ascolto, sulla fiducia reciproca e sulla riservatezza, senza giudizi e senza consigli.
Ci vediamo lunedì 18 al Germinal per un primo incontro sulla salute e i nostri corpi.
Da gennaio, il percorso della consultoria continuerà con altri appuntamenti delle decostruzione in corso.
Gli argomenti in programma sono: riflessioni sulla violenza all’interno dei movimenti e degli spazi sociali, riflessioni sul machismo interiorizzato, riflessioni sull’uso di sostanze, riflessioni sulle relazioni affettive e sessuali.
Puntuale come sempre…la cena di fine anno!
Sosteniamo la mobilitazione dei comitati!
Per partecipare e sostenere la presenza in piazza questo giovedì la nostra sede rimarrà chiusa. Ci si vede in piazza Unità!
La Murga si presenta!
Assemblea post 24/25 novembre di Nonunadimeno
Chi ha partecipato alle giornate del 24 e 25 novembre, sa che sono stati due giorni incredibili: la rabbia e la sofferenza che sentiamo tutt* fortissimo alla notizia di ogni femminicidio sono diventate una potenza creativa. Abbiamo fatto insieme una cosa che non si vedeva da molto tempo in questa città. Una cosa semplicissima e allo stesso tempo apparentemente impossibile: dire quello che vogliamo dire e farci sentire. Chi è passata per il Consultorio aperto di via San Marco ha sentito tutta l’energia dello stare insieme in un posto fuori dalla logica del mercato e dello stare insieme lottando per qualcosa di giusto. È stato bello poter avere, anche solo per due giorni, un luogo di collettività, aperto, di tutte, senza padroni e dirigenze, senza regole che non fossero quelle che sceglievamo insieme in assemblea. È stato bello e potente riversarsi tutte assieme nelle strade della città, scoprire che siamo tantissime, che siamo capaci di muovere maree, che siamo capaci di prenderci quello che vogliamo se solo continuiamo a gridare tutte assieme e non ci lasciamo sole mai. La nostra rabbia ci protegge.
Ora non ci fermiamo, lottiamo davvero ogni giorno contro la violenza di genere, finché non saremo sicure di essere viv3 e liber3 non fermiamoci. Rimaniamo assieme perché siamo tutt3 indispensabili. Anche la lotta per tenere aperti i consultori non è finita e ogni persona che ha partecipato in questi due giorni furiosi è indispensabile.
Per questo vi invitiamo a partecipare a questa prima assemblea pubblica post 24/25 novembre: vogliamo che sia un’assemblea aperta a tutte le persone che hanno partecipato al Consultorio aperto e al corteo, che hanno sentito in quell’occasione il bisogno e il desiderio di mobilitarsi. Si riparte da qui: facciamolo insieme!
CURA E SALUTE: QUESTIONE DI TUTT3-assemblea e manifestazione
MERCOLEDÌ 29/11 h19:30 @ Germinal (via del bosco, 52/A)!
Continuiamo con le assemblee per la costruzione di un primo dicembre sierocoinvolto! Verso una giornata di lotta all’HIV e AIDS che possa essere un’occasione di controinformazione, critica e mobilitazione per una sanità più accessibile, consapevole, che metta al centro le soggettività al margine!
Smarza Pride
La chiamata per il presidio in piazza Unità del 1 dicembre:
CURA E SALUTE: QUESTIONE DI TUTT3
Il 1° dicembre, giornata internazionale di lotta all’aids e all’hiv, torniamo in piazza per denunciare lo stigma, l’oscurantismo e la malainformazione che ne accompagnano la narrazione dominante, per pretendere cure gratuite e universali, a partire dalle nostre soggettività, dai nostri corpi, bisogni, desideri.
Torniamo in piazza per ricordare che il virus dell’hiv continua a diffondersi, provocando la medicalizzazione cronica di intere fette della popolazione, e che l’aids è causa di morte – ogni anno – per centinaia di migliaia di persone nel mondo, per le quali le terapie restano ancora oggi inaccessibili.
Torniamo in piazza per ribadire che siamo tuttə sierocoinvoltə e che non rilevabile significa non trasmissibile, contrapponendo al silenzio e all’ignoranza, la necessità di fare controinformazione sullo stato attuale della pandemia e sui mezzi a nostra disposizione per contrastarla.
Due giorni bellissimi!
Pubblichiamo con piacere il comunicato delle compagne di Nonunadimeno-Trieste di bilancio della due splendide giornate di lotta di venerdì e sabato scorso. Grazie compagne!
Venerdì 24 novembre, assieme al Comitato di partecipazione per i Consultori Familiari, siamo entrate nel consultorio di via San Marco a San Giacomo. L’abbiamo tenuto aperto fuori dall’orario di servizio per denunciare ancora una volta le intenzioni dell’Azienda sanitaria: dimezzare i consultori triestini chiudendo le sedi di San Giacomo e San Giovanni. Con la nostra azione, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere, abbiamo ribadito che non vogliamo panchine rosse o simbolici minuti di silenzio; vogliamo servizi pubblici e gratuiti, presidi territoriali contro la violenza di genere, vogliamo Spazi giovani, educazione sessuale e all’affettività nelle scuole. I luoghi deputati a fare tutto questo esistono: si chiamano consultori. Noi vogliamo che siano rifinanziati, potenziati, aumentati, adeguati ai nostri bisogni e ai nostri desideri: vogliamo un consultorio per ogni rione.
Venerdì, dopo aver garantito la conclusione delle attività, abbiamo iniziato dentro al Consultorio di San Giacomo un’assemblea pubblica, mentre le dirigenti della struttura chiamavano le forze dell’ordine nel tentativo di silenziare ancora una volta il nostro dissenso. I genitori presenti insieme alle loro bimbe sono stati fatti uscire da un’uscita laterale, per evitare che entrassero in contatto con noi, cioè con le persone che stavano difendendo l’esistenza del loro consultorio di quartiere; molte mamme e papà sono passatə poi nel corso della serata e della mattina successiva a portarci la loro solidarietà e a ribadire la validità delle nostre istanze. Quanto alle persone che lavorano nei consultori, sappiamo bene che sono state invitate a non partecipare alla mobilitazione di questi mesi e a non interagire con i social media di Non una di meno. Ringraziamo chi, con poche parole, con un solo sguardo o con un sorriso, ci ha fatto capire di essere dalla nostra. Sappiamo inoltre che anche associazioni che collaborano in progettualità con Asugi sono state invitate, in questi mesi, a non esprimere il proprio dissenso sul taglio a questi servizi. Anche a loro va tutta la nostra solidarietà.