8 Marzo: scioperiamo contro la violenza patriarcale

Come ogni anno anche noi scenderemo in piazza al fianco delle compagne di Nonunadimeno per il corteo per lo sciopero transfemminista. Ci si vede in piazza!

L’8 marzo, per l’ottavo anno consecutivo, sarà sciopero femminista e transfemminista. Scioperiamo in ogni città dal lavoro produttivo, cioè il lavoro che ci sfrutta e ci ammazza, e dal lavoro riproduttivo, cioè il lavoro di cura non riconosciuto a cui spesso siamo costrette in quanto persone socializzate donne.
Portiamo nelle strade tutta la nostra rabbia e il nostro desiderio di lotta e cambiamento. Ci fermiamo per urlare che vogliamo una città con servizi sociosanitari pubblici e diffusi, vogliamo più e non meno consultori! Vogliamo educazione sessuale, all’affettività e al consenso nelle scuole, vogliamo degli spazi aperti e che riconoscano e rispettino tutte le identità di genere.
Ci fermiamo per disertare tutte le guerre, vicinə a tutti i popoli oppressi e contro il genocidio del popolo palestinese.

Scioperiamo contro la violenza patriarcale, che scuote l’opinione pubblica all’alba di ogni femminicidio, ma continua a colpirci. Una violenza che si perpetra nella sfera privata, dove ci ammazzano ogni tre giorni, ci stuprano, e nella sfera pubblica, dove ci opprimono nei tribunali, nelle carceri, nella narrazione mediatica e nelle istituzioni, per cui la colpa è nostra, di come eravamo vestite o del nostro silenzio.
Scioperiamo oggi perché vogliamo prenderci tutti gli spazi di cui veniamo privatə, e perché vogliamo creare degli spazi nuovi dove poter costruire la società di cui abbiamo bisogno, una società dove non siamo più oppressə e dove possiamo essere veramente liberə. Perché l’otto marzo non sia solo oggi, ma anche ogni altro giorno.
Per un 8 marzo di lotta, oltre ogni ricorrenza, portiamo nelle strade il nostro grido e i nostri corpi!
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Vogliamo che la manifestazione sia uno spazio sicuro per tuttə. Non sono ammessi comportamenti sessisti, omolesbobitransfobici, machisti, razzisti e abilisti. Per qualsiasi necessità, rivolgiti alla testa del corteo, decideremo assieme come gestire la situazione.
Le strade sicure le fanno le persone che le attraversano.
Chiediamo che in piazza e al corteo non ci siano bandiere di partiti e sindacati che non hanno aderito allo sciopero e che eventuali striscioni siano legati allo sciopero femminista e transfemminista e alle motivazioni della manifestazione.

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