VIOLENZA QUEERFOBICA – oltre la vittima

Il 17 maggio 1990, l’OMS rimuoveva l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali inserite nella classificazione internazionale.
Qualche anno dopo questa decisione, il 17 maggio diventava una data da celebrare in molte parti del Mondo: la “giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia”.
Di violenza agita nei confronti delle soggettività non conformi al sistema ciseteropatriarcale, sentiamo anche oggi il bisogno di parlare.
Vogliamo farlo, però, a partire da una critica sostanziale nei confronti dell’impostazione discorsiva tenuta da buona parte del dibattito pubblico, mettendo in discussione le origini e i fondamenti stessi della retorica dominante sulla questione. Quella retorica dominante che, da una parte, derubrica la violenza queerfobica a questione di ordine pubblico e di carceri, ignorando il ruolo svolto dal sistema in cui viviamo nella produzione di essa e invisibilizzando i corpi che ne sono oggetto, mentre, dall’altra, sostituisce questi stessi corpi con il feticcio della soggettività sempre inerme, inevitabilmente incapace di autodeterminarsi e di reagire all’oppressione.
“Violenza queerfobica – oltre la vittima” sarà, dunque, la prima tappa teorica nel percorso che ci condurrà alla Smarza Pride del 24 giugno: una discussione orizzontale in cui, a partire dal racconto delle esperienze vissute da alcunə compagnə, cercheremo di indagare collettivamente questi temi e di immaginare assieme possibili strategie di azione.
Ci vediamo a San Giusto, a partire dalle ore 19! (in caso di maltempo in via del bosco 52a @germinal)
Smarza Pride
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