Siamo nel bel mezzo di un’enorme crisi umanitaria e di una crisi sociale senza precedenti, dal momento che la diffusione della pandemia globale sta rivelando nel modo più evidente la natura criminale dello Stato e
del capitalismo.
Da un lato, la gran parte della società si trova ad
affrontare nuove e ancora più dure forme di sfruttamento e repressione.
Dall’altro lato, lo Stato sta difendendo il suo potere e l’accumulazione
di ricchezza nelle mani dei padroni, espandendo lo stato di emergenza e
privando la società delle risorse necessarie per far fronte a questo
disastro.
In questa condizione, migliaia di immigrati e rifugiati sono
ammassati in campi di concentramento in condizioni di vita terribili,
senza alcun mezzo disponibile per proteggersi dalla pandemia.
L’imposizione a queste persone dello stato di eccezione porta al loro
sterminio. È un crimine capitalista e di Stato.
La guerra e il fascismo sono l’unica “risposta” che il sistema può dare
alla sua crisi profonda e totale, alle sue contraddizioni che risultano
dal suo principio fondante – l’oppressione e lo sfruttamento di un
essere umano da parte di un altro.
A livello globale, i padroni della politica e dell’economia stanno
tentando un attacco incondizionato contro le persone della periferia
capitalista attraverso la guerra, le operazioni militari, la rimozione
di vecchi regimi per instaurarne di nuovi, mirando a controllare intere
aree, fonti di ricchezza, anche intere popolazioni. Questa condizione in
cui milioni di persone sono condannate alla povertà, alla malattia e
alla migrazione forzata permette l’accumulazione della ricchezza nelle
mani delle elites finanziarie globali e la ridefinizione dell’equilibrio
geopolitico del potere nel contesto della competizione internazionale
tra potenze globali, regionali e locali.
Le migliaia di rifugiati e immigrati morti sui confini di terra e di
mare, tutti quelli bloccati in moderni campi di concentramento in
condizioni terribili, quelli imprigionati in uno stato di eccezione
razzista, sono gli effetti delle politiche assassine di “deterrenza”
contro l’immigrazione e della creazione della Fortezza-Europa.
I “muri” che sono stati innalzati non sono solo utili per mantenere alla
larga gli emarginati, la “popolazione in eccesso”, fuori dall’Europa con
ogni mezzo, ma anche per promuovere la fascistizzazione delle società
occidentali, per stabilire una condizione di paura, controllo e odio,
che mira all’accettazione dello sfruttamento.
Contro il mondo in bancarotta dello stato e del capitale, contro la
guerra dichiarata dai dominatori contro gli oppressi di questo mondo,
come anarchici, lottiamo con la solidarietà internazionalista e di
classe come nostra arma, promuovendo l’organizzazione del contrattacco
degli sfruttati per la distruzione di questo mondo marcio. Immigrati,
rifugiati e autoctoni, lottiamo dal basso contro la miseria,
l’impoverimento, la repressione, l’oppressione, rafforziamo e difendiamo
tutti i campi di resistenza sociale e di classe bersagliati dalla
repressione e organizziamone di nuovi. Contro il fascismo, l’intolleranza, la guerra, la repressione e lo sfruttamento, la causa
della Rivoluzione Sociale, della costruzione di una nuova società di
solidarietà, uguaglianza e libertà sulle rovine del mondo dell’autorità…
è sempre viva!
NO AI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
CONDIZIONI DI VITA DIGNITOSE E LIBERTÀ DI MOVIMENTO PER RIFUGIATI E
IMMIGRATI
ABBATTIAMO L’APARTHEID MODERNA DELLA FORTEZZA-EUROPA
LA SOLIDARIETÀ È L’ARMA DEL POPOLO
FAO (Federation for anarchist organizing, Slovenia & Croatia)
FAI (Federazione Anarchica Italiana, CRInt-FAI)
APO (Anarchist Political Organisation – Federation of collectives –
Greece)
FA (Fédération Anarchiste, France & Belgium)
AF (Anarchist Federation, Britain)
FLA (Federación Libertaria Argentina)
www.i-f-a.org