SOLIDARIETÀ ALLE LOTTE NELLE CARCERI. PER UNA SOCIETÀ SENZA GALERE
Le condizioni di detenzione nelle carceri italiane sono in costante peggioramento: sovraffollamento e abusi fisici e psicologici sono la “normalità” di una situazione sempre più intollerabile. Solo nel 2018 ci sono stati 65 suicidi nelle carceri, il numero più alto degli ultimi anni, senza contare gli oltre mille tentati suicidi e le decine di migliaia di casi di autolesionismo.
Se questa è la situazione generale nelle prigioni, ancora peggiore è il trattamento a cui è sottoposto chi si trova in regime di 41bis o di Alta Sorveglianza.
La critica anarchica alle galere è sempre stata radicale: il sistema penitenziario con la sua violenza intrinseca che causa solo abbrutimento ed altra violenza è un prodotto di questa società basata sul dominio e sullo sfruttamento e con essa dovrà scomparire.
Di fronte a tutto questo sosteniamo le lotte dei detenuti e delle detenute che si susseguono per rivendicare condizioni meno dure di detenzione.
Da qualche tempo si stanno moltiplicando rivolte e pratiche come il rifiuto dell’ora d’aria, le battiture alle sbarre, gli scioperi della fame fra cui quello in corso per l’abolizione del regime di Alta Sorveglianza (AS2).
Libertà per tutti e tutte
Sicurezza e repressione
Il governo fa guerra ai migranti, militarizza le periferie, regala anni di carcere a chi lotta, ci truffa su pensioni e reddito.
I regali del governo: miseria e galera per tutti!
Le anarchiche e gli anarchici riuniti a Milano individuano nel decreto sicurezza bis, approvato dal governo l’11 giugno, un ulteriore attacco contro l’opposizione sociale, un attacco alla libertà di manifestare, di organizzarsi e di lottare, un attacco ad ogni espressione di solidarietà verso chi è colpito dalle contraddizioni della società divisa in classi, indipendentemente dal luogo di nascita o dal colore della pelle, un attacco alla libertà di muoversi e di vivere dove si decide.
Il governo, espressione delle classi privilegiate, non riesce ad uscire dall’attuale situazione economica se non aggravando le disparità sociali, tagliando le risorse a quelle stesse misure beffa (reddito di cittadinanza, quota 100), che erano state sbandierate dalla formazione del governo alle elezioni europee. Di fronte alla crescente opposizione sociale la risposta è la repressione, la violenza dello stato.
Le anarchiche e gli anarchici federati lanciano un appello alle altre componenti libertarie e al movimento di opposizione sociale per difendere e allargare nelle piazze, nei luoghi di lavoro, ovunque gli spazi di libertà, ed in particolare impedire l’applicazione delle misure liberticide, vecchie e nuove, ogni volta che se ne tenti l’applicazione.
Nell’ambito di questa lotta, la Federazione Anarchica Italiana indice dal 28 settembre al 6 ottobre una settimana di mobilitazione per la libertà dell’opposizione sociale, contro la violenza dello stato.
Guerra e militarismo
I compagni e le compagne riuniti a Convegno il 15-16 giugno a Milano ritengono importante proseguire il percorso di rilancio dell’antimilitarismo iniziato lo scorso anno continuando e rinnovando gli appuntamenti di lotta e controinformazione. Si individuano i temi della campagna nella denuncia dell’industria bellica e la lotta per la sua riconversione, nel contrasto alla militarizzazione delle città, alla cultura gerarchica e sessista intrinseca al militarismo, alle missioni militari all’estero, all’inquinamento ambientale causato dall’apparato bellico e alle spese militari. Su quest’ultimo aspetto è importante far emergere il previsto aumento per l’Italia (come per tutti gli altri paesi Nato) delle spese militari fino ad arrivare ad almeno il 2% annuo del Pil. In un periodo in cui in quasi tutti i paesi il Pil ha percentuali inferiori questo aumento significa un ulteriore rapina della ricchezza sociale prodotta dagli sfruttati a beneficio della casta militare e dell’industria bellica.
Oltre alla propaganda antimilitarista occorre continuare a sostenere tutte quelle realtà che in varie località stanno agendo contro le installazioni belliche e l’industria delle armi, in particolare la lotta in Sardegna contro la fabbrica Domusnovas e quella in Sicilia contro il Muos.
Sosteniamo quindi le prossime iniziative del Movimento Nomuos e in particolare il campeggio di lotta che si svolgerà dall’2 al 5 agosto a Niscemi.
Si individua la giornata del 4 novembre come data per l’organizzazione di mobilitazioni diffuse sui vari territori su questi temi e si sostengono tutte le iniziative che l’Assemblea antimilitarista torinese metterà in campo contro la biennale fiera delle armi “Aereospace and defense meeting” che si terrà il 27-28 novembre a Torino invitando tutti i compagni e le compagne e le realtà federate a partecipare.
Il Convegno Nazionale della Federazione Anarchica Italiana
Milano, 16 giugno 201