Martedì 6 marzo alle 18.30 in via del Bosco 52a
Sciopero: astensione collettiva dal lavoro da parte di dipendenti, a tutela dei propri interessi.
Sciopero selvaggio: sciopero attuato senza preavviso in modi e tempi imprevedibili, per provocare il maggior danno possibile alla produzione e il maggior disagio all’utenza.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Continuano i martedì dedicati all’approfondimento del lavoro precario nell’ambito della campagna “ÈSfruttamento!”, per costruire un patrimonio di analisi collettiva dal quale partire nella riorganizzazione delle lotte.
Questo martedì, insieme a Non una di meno – Trieste, parleremo dello sciopero femminista.
Anche questo 8 marzo la marea femminista Non Una Di Meno ha organizzato uno sciopero di ventiquattro ore che coinvolgerà ogni settore del lavoro femminile, dal lavoro riproduttivo al lavoro precario, passando anche per i luoghi d’istruzione. Contro la violenza economica e le discriminazioni, contro la precarietà che fa da sfondo ad ogni situazione, il nostro grido arriverà anche da Trieste perché anche questo #èsfruttamento.
Ma che cos’è il lavoro riproduttivo? Come possono la teoria e le lotte femministe sul lavoro riproduttivo aiutarci a riflettere sul lavoro precario nel quale siamo oggi tutt* intrappolat*? È magari possibile pensare a un reddito di autodeterminazione per liberarci dalla trappola?
Ne parleremo martedì 6 marzo dalle ore 18.30 al Circolo anarchico Germinal, in via del Bosco 52a, con:
* Beatrice Busi – università Ca’ Foscari e CRAAAZI, centro di Ricerca e Archivio Autonomo transfemminista queer “Alessandro Zijno”
* Polona Drobnič – militante femminista di Iskra, organizzazione studentesca di Ljubljana
*** segue aperitivo di autofinanziamento ***