Continua il lavoro di video interviste sulla storia del nostro gruppo. Un lavoro prezioso che permette di vedere il filo delle lotte e della militanza che da oltre un secolo vede gli anarchici e le anarchiche presenti a Trieste.
Nuova video-intervista
Campo libero torna in piazza!
È uscito il “Germinal” n. 130
A dispetto della pandemia e delle restrizioni imposte dallo Stato, il “Germinal” è in piazza e viene diffuso con entusiasmo e orgoglio. Il giornale è la voce libera di anarchic* e libertar* di Trieste, Friuli, Isontino, Veneto, Slovenia,…
Questo numero offre 40 pagine di libertà e di autogestione, di solidarietà e di autonomia. E’ una sfida all’autoritarismo dilagante e soffocante in nome della liberazione dallo sfruttamento e dalla manipolazione.
Le pagine iniziali ospitano molti articoli sulle esperienze di mutualità in corso: da Trieste a Bologna, da Milano a Modena e a Reggio Emilia. La difesa della salute per gli emarginati si realizza nelle strade e in ogni ambito sociale mentre la repressione cerca di intimidire chi solidarizza con i migranti oltre che a uccidere nei CPR e nelle prigioni. La risposta all’incubo pandemico si ritrova nella lotta per un’educazione libertaria e nella resistenza sui posti di lavoro, oltre alle azioni per l’ecologia sociale e per sottrarre la terra alle speculazioni senza remore del capitalismo devastante.
Il nostro primo maggio
Dopo un riuscitissimo 25 aprile, anche la giornata del primo maggio è stata ricca di soddisfazioni per noi. Prima tappa alle 9.30 in piazza Unità per il presidio/flash mob organizzato assieme ai Cobas e all’Usi-Cit. Dopo alcune canzoni del coro sociale i/le partecipanti (circa 60 persone) si sono posizionati su varie file ognun* con un diverso cartello in mano su cui erano indicate le tante motivazioni dell’iniziativa: dalla lotta contro le spese militari e per una sanità pubblica, universale e gratuita, alle lotte nella scuola, per il sostegno mutualistico e solidale dal basso, contro ogni discriminazione etnica o di genere, per casa, reddito e servizi sociali per tutt*. Gli stessi contenuti sono stati gli elementi portanti dei discorsi al microfono. Oltre alle tre organizzazioni ha parlato anche un attivista dell’Assemblea dei lavoratori e lavoratrici dello spettacolo. Un breve intervento sulle origini storiche della giornata del primo maggio da parte di un nostro compagno ha chiuso l’iniziativa che ha avuto anche una discreta eco sui media. In contemporanea altri pezzi del movimento avevano dato vita ad un’iniziativa itinerante in altre parti della città con soste in vari luoghi simbolo (carcere, ospedale…).
Mentre alcun* compagn* restavano nella piazza (dove si è poi tenuto il solito triste comizio della triplice) allestendo un banchetto con libri, giornali e bandiere, la gran parte di noi si è spostata in campo san giacomo dove alle 11 è iniziata l’altra iniziativa “Produci, confinati, crepa” organizzata assieme ad altre realtà sindacali e di movimento della città che si protratta fino a sera. Abbiamo allestito il nostro banchetto e affisso bandiere e striscioni con le scritte “Le nostre vite contro i loro profitti” e “Ricchi: sanità privata. Poveri privati della sanità. Solidarietà e lotta di classe contro il potere”. Per due ore vi sono stati numerosi interventi al microfono che hanno approfondito varie tematiche di fronte ad una piazza partecipe di circa 400 persone. Da parte nostra, così come fatto nell’iniziativa in p.unità, abbiamo letto il comunicato della Cdc della FAI “Primo maggio in piazza contro il governo”. Dopo pranzo la giornata è proseguita con musica e balli come sempre sotto gli occhi vigili di digos e gendarmi in divisa. Un bilancio della giornata sicuramente positivo, non solo per l’ottima diffusione del nuovo numero di “Germinal”, dei libri e altri materiali ma anche per l’interesse riscontrato per le nostre attività e nuovi contatti presi.
Primo maggio in piazza, i nostri appuntamenti!

La dimensione pandemica non può essere una scusa per aumentare la precarietà e fare strage delle tutele per chi lavora. Contro i ricatti di padroni e governi, alziamo la testa e rivendichiamo con forza reddito, salute, diritti.
Non per noi, ma per tutte e tutti!
Gruppo Anarchico Germinal
Unione Sindacale Italiana USI-CIT Trieste
“Il 25 aprile non è una ricorrenza, ora e sempre resistenza!”

In solidarietà con le donne in Turchia
Ieri abbiamo partecipato al riuscito presidio organizzato da Non Una di Meno – Trieste sotto il consolato turco in solidarietà alle donne di quel paese sempre più vittime di una politica reazionaria e maschilista. Siamo sces* in piazza con alcuni cartelli in italiano/turco che abbiamo ripreso dalle manifestazioni a Istanbul delle compagne di Anarşist Kadınlar. Grazie alle compagne per aver organizzato un’altra bella e partecipata iniziativa.
Iniziative il 23 e 24 aprile
Due iniziative da non mancare.
Venerdì 23 aprile
Non Una di Meno – Trieste
sarà in piazza Unità dalle 17.00 in poi in solidarietà alle donne in Turchia e a tutte le donne vittime di violenza. Il governo turco recentemente è uscito dalla Convenzione di Istanbul. Hai sentito tanto parlare di questa Convenzione ma non sai bene cosa sia? Allora vieni in piazza e lo scoprirai!
https://www.facebook.com/events/247746980417441/
Sabato 24 aprile presidio a Gradisca d’Isonzo h. 15 p.unità organizzato da
No Cpr e no frontiere – FVG
contro il CPR di Gradisca e contro tutti i CPR. Solidarietà a tutte le persone rinchiuse nei lager di Stato!
https://nofrontierefvg.noblogs.org/post/2021/04/18/contro-tutti-i-cpr-presidio-a-gradisca/
SOLIDARIETA’ AL MOVIMENTO NOTAV DA TRIESTE
