Ci vediamo venerdì 11 novembre al Germianl, via del Bosco 52/A
Categorie
-
Articoli recenti
Accogliendo l’appello dell’Assemblea Antimilitarista, anche quest’anno, come molte altre volte, abbiamo voluto ribadire il nostro impegno antimilitarista contro tutte le guerre e gli eserciti.
Stamattina abbiamo quindi affisso uno striscione a San Giusto, di fronte all’orrido monumento militarista per i caduti della prima guerra mondiale. Lungi dal voler ricordare tutte le vittime di quel massacro, quel monumento e tutte le celebrazioni istituzionali vogliono solo ricordare la “vittoria” costata milioni di morti proletari in tutti i paesi. La retorica nazionalista sulla guerra di ieri serve ad alimentare la propaganda di guerra di oggi.
L’italia è infatti impegnata in prima linea con 40 missioni militari all’estero, senza contare la crescente militarizzazione sociale e il continuo crescere delle spese militari.
Per opporsi a tutto questo e per solidarizzare concretamente con chi ovunque nel mondo rifiuta di morire per difendere un confine e sceglie di scappare, di disertare (come ad esempio in Russia e Ucraina), di contrastare la guerra è necessario mettersi di mezzo e inceppare la macchina bellica.
Gruppo Anarchico Germinal
I funerali di Claudio si svolgeranno sabato 5 novembre al cimitero di Trieste dalle 11.30. Alle 13 ci sarà il momento dei ricordi e dei canti.
Il nostro compagno Claudio Venza, dopo 14 mesi di lotta in vari ospedali, ha deciso di voler tornare a casa, di salutare moglie e figlia e di lasciarsi andare.
Lo sapevamo già da tempo che sarebbe successo, già altre volte lo avevano dato per spacciato e ammettendolo, ci sembrava quasi di fiaccare questa sua indomabile resistenza.
Anche adesso, a qualche giorno dalla sua scomparsa, ci è difficile scrivere queste poche righe perché significa accettare di chiudere con lui, con un lungo periodo della nostra esistenza, con un lungo periodo di lotte assieme.
Ma bisogna farlo. Altri hanno già espresso il loro cordoglio con parole piene di sensibilità, accoramento, partecipazione.
Nel tragico scenario della guerra che si sta combattendo in Ucraina, e in coerenza con la nostra posizione antimilitarista, è importante manifestare in maniera chiara il sostegno ai disertori e renitenti alla leva sia in Russia che in Ucraina.
In Ucraina le frontiere sono chiuse sin da febbraio per tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni. La debole legge sull’obiezione di coscienza in Ucraina è stata sospesa e le 5.000 domande di servizio civile respinte.
In Russia da mesi c’è un esodo che si è intensificato nelle ultime settimane, dopo la mobilitazione di 300.000 riservisti. Dal 28 settembre anche le frontiere russe sono chiuse per chi non vuole fare la guerra.
La scelta di non combattere per gli stati e per gli eserciti, non è “solo” un modo di salvarsi la vita ma è anche uno strumento potente che, se diventasse di massa da entrambi i lati, potrebbe porre fine al conflitto.
Anche in tempi di guerre sempre più tecnologiche l’elemento umano è ancora determinante per le campagne belliche ed è per questo che la scelta di non combattere viene duramente perseguita su entrambi i lati del fronte attraverso carcerazioni, persecuzioni e campagne mediatiche che tacciano di “tradimento” e “viltà” chi compie questa scelta.
Invece per noi la diserzione è un atto di libertà che non può che avere la solidarietà esplicita di chiunque porti avanti un antimilitarismo radicale.
Già in questo senso alcune aree pacifiste nelle ultime settimane hanno fatto delle iniziative, segnale indubbiamente positivo che però non basta. Come anarchiche e anarchici della FAI abbiamo ritenuto perciò importante dare inizio ad una campagna di solidarietà e per l’apertura delle frontiere che andrà avanti anche nei prossimi mesi e che diventerà parte integrante della nostra attività antimilitarista e contro tutte le guerre.
Per questo nella giornata di sabato 15 ottobre si sono svolte varie iniziative di appoggio a chi sceglie di disertare la guerra. Striscioni, volantinaggi, interventi nelle piazze contro la guerra e antirazziste si sono svolti a Torino, Reggio Emilia, Palermo, Livorno, Roma, Trieste, Milano…
Dopo la (troppo lunga) pausa estiva, Umanità Nova torna a uscire.
La trovate come sempre ogni giovedì in via del bosco dalle 18 alle 20 o durante le altre aperture.