La guerra è il grande affare del pianeta e l’Italia ne condivide una fetta.
Le guerre non solo rendono più delle migrazioni ma nella stragrande maggioranza dei casi ne sono la principale causa. In una fase storica di crisi costante, la risorsa bellica riesce a sbloccare fondi pubblici ingentissimi da iniettare nel circuito industriale e finanziario, procurando profitti immensi, per questo basilare motivo vanno costantemente alimentate.
Qualsiasi guerra è un crimine, anche la retorica della “guerra umanitaria” è un inganno. Per questo, per tacitare chi si oppone va mantenuto vivo l’antico concetto che la pace si mantiene con la guerra. Ma i potentati intendono la pace come egemonia economica di una parte di mondo sull’altra, mentre l’unica pace che vogliamo è concordia e cooperazione
Guerre di tutti i tipi imperversano su tutti i continenti e rendono proficue le devastazioni, tanto, alla fine, si ricostruisce.
In Ucraina (per parlare di una guerra a noi vicina) gli avvoltoi sono già pronti a predare e con la guerra ancora in corso stanno già pensando agli affari successivi. Gli stessi interessi che oggi intensificano la produzione di armamenti domani trarranno beneficio dalla ricostruzione.
Le Forze Armate italiane, con oltre 7.000 militari, sono presenti in 35 missioni internazionali nell’ambito di coalizioni multinazionali, sotto l’egida di ONU, NATO e Unione Europea o accordi bilaterali. I militari italiani sono dispiegati in 24 paesi che vanno dalla regione Artica e dal Baltico verso sud attraverso il Fianco Est dell’Alleanza, dal Golfo Persico verso Ovest attraverso il Corno d’Africa e il Medio Oriente, il Mediterraneo, il Nord Africa, il Sahel fino al Golfo di Guinea e in Antartide.
Fincantieri costruisce navi da guerra. Leonardo arma droni che hanno agito anche per il regime autocratico del turco Erdogan contro l’esperienza autogestionaria della Rojava.
Fincantieri e Leonardo, due aziende di Stato con sede a Monfalcone e Ronchi, si stanno già attrezzando per la ricostruzione di ponti e infrastrutture. Il ponte Morandi di Genova è un esempio di veloce efficienza che tornerà utile a Fincantieri negli appalti delle ricostruzioni.
Anche le migrazioni dai territori di guerra rendono: è un periodo di grandi affari e gli appetiti si alimentano.
Monfalcone 4 novembre: la guerra è qui!
Stecco libero!
Il compagno anarchico Luca Dolce detto “Stecco” è stato arrestato dopo quasi due anni di latitanza. Crediamo sia importante fargli avere la nostra vicinanza e solidarietà per cui vi invitiamo a scrivergli all’indirizzo:
Casa circondariale di San Remo
Strada Armea 144
18038 San Remo
Iniziativa antifascista a Udine



Storia di Aycicegi, il girasole del Mar Nero
Smarza Pride in assemblea
Non mercatino: the, biscotti, doni e baratto.
Domenica 22 ottobre ritorna lo storico Non Mercatino di Gas Pacha!
Questa volta ci troveremo al chiuso, nella nostra sede di via del Bosco 52/a, a partire dalle 17.00
Come sempre, poche e semplici regole:
-prendi ciò che ti può servire, porta ciò che qualcun altr può riutilizzare
-il Gas non è un magazzino né una discarica: quel che non trova una nuova casa, torna nella vecchia con te
-lo spazio: noi lo allestiamo, tu lo autogestisci
-e il denaro? al Non Mercatino niente si vende, niente si compra, tutto si trasforma. Ma ogni organizzazione ha un costo: se puoi, sottoscrivi anche tu
VI ASPETTIAMO, NON MANCATE!
A Pisa contro la guerra e militarismo
Anche noi saremo presenti al corteo a Pisa di sabato 21 indetto dal Movimento contro la base “Nè a Coltano nè altrove” e parteciperemo allo spezzone dell’Assemblea Antimilitarista.
Qui trovate l’appello per il corteo.
Fermiamo il genocidio a Gaza
Come Gruppo Anarchico Germinal diamo solidarietà incondizionata alle popolazioni civili dei territori coinvolti, vittime del terrorismo degli Stati e dei fondamentalismi religiosi.
Per questo invitiamo alla partecipazione al presidio “Fermiamo il genocidio a Gaza” organizzato da Salaam ragazzi dell’olivo di venerdì 20 ottobre alle ore 17:00 in campo San Giacomo.
Assemblea di Smarza Pride
Sciopero il clima


