Le iniziative di questa settimana che vi vogliamo segnare e che sosteniamo organizzate da Nonunadimeno, Ribellione Animale, Smarza Pride e Fridaysforfuture.
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Le iniziative di questa settimana che vi vogliamo segnare e che sosteniamo organizzate da Nonunadimeno, Ribellione Animale, Smarza Pride e Fridaysforfuture.
Varie iniziative in sede o da altre parti di varie realtà (Nonunadimeno, Smarza pride, Gas Pacha e Ribellione animale).
Considerazioni attorno alla lotta per l’ex Pavan
La lotta portata avanti da un anno e mezzo dal Comitato “Insieme per San Giacomo” assieme alla rete solidale “Campo Libero” ha imposto al dibattito cittadino la questione della destinazione dell’area dove una volta c’era la trattoria Pavan con annesso giardino.
Quella che doveva essere solo una piccola questione, di un singolo rione, è diventata l’ennesimo caso politico che vede contrapposta la giunta comunale ai comitati popolari e a una fetta crescente della popolazione.
La vicenda di via Frausin è identica a quella di altre situazioni in giro per la città: progetti più o meno megalomani, calati completamente dall’alto, nessun ascolto delle istanze dal basso (dobbiamo riconoscergli una certa coerenza, non fanno neanche finta come anni fa), nessun ripensamento manco di facciata. A palazzo Cheba sono convinti di governare con una sorta di mandato imperiale.
Non avendo mai avuto nessuna fiducia nelle istituzioni, non ci stupiamo troppo di questo, ma dobbiamo ammettere che l’attuale giunta sta facendo di tutto per superare sempre nuovi record di arroganza e autoritarismo: era una gara difficile ma il primo premio ormai non glielo leva nessuno.
Quella che sta finalmente cambiando è la volontà di opporsi, di organizzarsi collettivamente, di provare a resistere assieme per costruire una città diversa.
Il sorgere in tanti rioni di comitati cittadini, ma anche di altre realtà collettive su singole tematiche, sta facendo fare un salto di qualità alle lotte in città.
Crediamo che i primi passi, specie in questo ultimo anno, siano stati significativi.
Stanno nascendo reti solidali e di mutuo appoggio, e le azioni collettive stanno iniziando a mettere in difficoltà l’avversario di turno, sia esso il Comune, l’Asugi o la Regione.
Raccolte firme, appelli, conferenze stampa, ricorsi legali, pur essendo strumenti da utilizzare e che non vogliamo certo liquidare come inutili, da soli non bastano.
Per impensierire veramente chi vuole imporci una città mercificata, totalmente asservita solo al turismo di massa, in cui sta bene solo chi ha i soldi per pagarsi servizi sociali e sanitari sempre più carenti e sempre più privatizzati, occorre mobilitarsi nelle strade e mettersi in mezzo praticando l’azione diretta, nelle forme il più possibile collettive e condivise.
Le azioni di disturbo dei carotaggi per l’ovovia in autunno, l’occupazione del consultorio di via San Marco in novembre e il blocco per un giorno del cantiere di via Frausin sono un bel segnale per le lotte in città.
Non vogliamo certo mitizzare né sovrastimare questi momenti, ma vogliamo provare a coglierne il senso profondo: disturbare concretamente i manovratori è possibile.
Tutte queste azioni si collocano all’interno di percorsi collettivi di lotta che vedono una partecipazione ampia e trasversale, una ricchezza che va custodita e valorizzata.
Le vertenze si possono vincere riuscendo a essere in tanti e tante (cosa assolutamente fondamentale), costruendo allo tempo stesso, comunità di lotta basate sulla solidarietà e l’autoorganizzazione.
L’azione diretta messa in campo dal compagno l’altro giorno in via Frausin, non è un atto “eroico”, è solo un esempio concreto delle cose che insieme collettivamente possiamo realizzare.
Stiamo accumulando esperienze, ampliando le relazioni fra le persone, aumentando la fiducia in quello che possiamo fare.
Così come la vicenda dell’ex Pavan non si è certo chiusa con la frettolosa demolizione dello stabile, anche tutte le altre lotte sono ancora lì sul tappeto.
Chi governa la città, dietro la sua sfrontata arroganza, dà sempre più segni di nervosismo.
Sta a tutte e tutti noi fare in modo che il benessere delle persone e dell’ambiente siano finalmente una realtà al centro di una città davvero solidale e inclusiva.
“Prendiamo i nostri desideri per realtà perché crediamo nella realtà dei nostri desideri”(Parigi – muri della Sorbona 1968)
Gruppo Anarchico Germinal
Domenica 31 marzo, in occasione del Transgender Day of Visibility, abbiamo pensato di trovarci per passare assieme una Pasqueer, uno spazio aperto a tuttə coloro che vogliano passare questa giornata con una famiglia scelta e ricca di queer joy!!
ci troviamo dalle 20 al Germinal, in via del Bosco 52/A, se puoi e ti va porta qualcosa da mangiare da condividere!
Rilanciamo dalla pagina fbook di Campo Libero.
La giornata di oggi (giovedì 28 marzo ndr) è stata una nuova tappa della mobilitazione iniziata ormai un anno e mezzo fa in difesa dell’area dell’ex Pavan portata avanti dal Comitato Insieme per San Giacomo e dalla nostra rete, con il sostegno di tante persone e soggetti diversi.
Gli operai della CP costruzioni (con la digos di contorno) erano già presenti prima delle 8 di mattina per iniziare prima possibile i lavori di demolizione. Subito uno degli esponenti del comitato ha fatto presente al capocantiere l’invio della diffida a demolire inviata ieri al Comune e alla ditta stessa, cosa che lo ha lasciato interdetto e un po’perplesso sul da farsi. Del resto appena arrivati gli operai si erano ritrovati il cancello di entrata dell’ex Pavan chiuso con una catena e con affisso un cartello con scritto “CANTIERE ABUSIVO”, un altro gesto di resistenza e denuncia attuato da anonimi ma volenterosi cittadini che fa il paio con quelli degli scorsi giorni.
Dalle 8.30 residenti, aderenti ai comitati e solidali iniziano a raggrupparsi davanti al cantiere e per ben due volte una delle persone presenti è riuscita ad entrare nell’area del cantiere in un gesto di disobbedienza civile, prima di essere portato fuori dalla Digos. A quel punto le barriere attorno all’area vengono innalzate per impedire nuovi blitz. Poco prima era arrivata la ruspa per la demolizione. Al megafono viene fatto un intervento per ricordare che il cantiere è illegittimo e che i lavori sono completamente calati dall’alto, senza nessun ascolto dei bisogni reali del rione.
Quante volte sentiamo dire che cambiando le parole che usiamo cambieremo il mondo? Spesso ci abbiamo creduto, e forse ci crediamo ancora. Ma nonostante tutti gli sforzi il potere di trasformare la realtà e l’immaginario resta nelle mani di chi ha sempre avuto privilegi.
Ne parliamo insieme al prossimo gruppo di lettura,
📖 Linguaggio inclusivo ed esclusione di classe di Brigitte Vasallo, Tamu edizioni.
📌Domani lunedì 25 marzo alle ore 19.30 al Germinal, via del Bosco, 52A
Come funziona il gruppo di lettura?
📎 Ciascunə legge il libro per conto proprio! Anche se non lo hai finito sei benvenutə nel gruppo!!
📎 All’inizio di ogni incontro, si farà una presentazione del libro per iniziare il dibattito (e coinvolgere chi non l’ha letto).
📎 Alla fine dell’incontro sceglieremo il prossimo libro.
Nonunadimeno-Trieste
Assemblea aperta Venerdì 22 marzo dalle 19.00 al @germinal.ts , in via del Bosco 52A. A seguire Queeraoke – espelliamo lo stress della settimana sfogandoci sulle note di qualche canzone!
Conosciamoci e confrontiamoci!
Costruiamo assieme il percorso della prossima Pride. Quali vogliamo che siano le iniziative che si susseguiranno fino a giugno? Quali sono le nostre necessità personali e politiche? Come esprimere il nostro dissenso?