2 Ottobre NO OGM Terra e libertà!

Sabato 2 ottobre a Pordenone dalle ore 16.00 in P.tta Cavour si ritroveranno quanti vogliono preservare la salute degli abitanti dei territori del nordest dal ricatto delle multinazionali e dal profitto distruttivo delle coltivazioni OGM.

Come Coordinamento Libertario regionale faremo in modo che gli imbonitori di Fidenato & Co. che si parano dietro ad un sedicente Movimento Libertario costituito da 4 gatti e molti quattrini possano vedere e sentire il reale movimento libertario che anche in Friuli da tanti anni si muove a fianco di quanti vogliono una società libera, egualitaria, ecologica ed autogestita.

Una manifestazione che vuole essere un invito aperto a tutte le realtà, a partire dai singoli, che sentono la necessità di un’agricoltura che evolva verso un incremento della biodiversità (mettendo in discussione non solo la punta dell’iceberg, gli OGM, ma anche le politiche agricole di questa ultima metà di secolo), di un rapporto con la terra, con l’aria e con l’acqua, che sono bisogni e quindi diritti primari che non possono essere venduti, monopolizzati o manipolati in nome del profitto e delle mire di spartizione di poltrone e denaro.

L’idea di fondo che contestiamo, come nel caso degli OGM, è l’utilizzo delle persone, o peggio di intere popolazioni, come “cavie da laboratorio” con il pretesto del “progresso scientifico” e sulla base di una “indimostrata” nocività per umani e ambiente.

La storia è piena di queste politiche aberranti che si sono consumate sulla pelle di genti nella gran parte inconsapevoli se non ingannate dalla propaganda, dalla censura o dalla disinformazione. Esperimenti perpetuati per anni come un vero e proprio ecocidio, che hanno provocato omicidi di centinaia e migliaia di persone: basti pensare all’amianto che in Italia (e si pensi solo in Friuli a Monfalcone) è costato la vita a centinaia di operai che per anni hanno lavorato su disposizioni di legge permissive che agli industriali hanno garantito immense fortune mentre nel tempo i lavoratori si ammalavano di cancro.

Le stesse multinazionali degli OGM che oggi vorrebbero farsi paladine del “progresso” hanno fatto la loro fortuna grazie al famigerato “agente arancio”, utilizzato a tonnellate nel Vietnam per distruggere la vegetazione causando centinaia di migliaia di morti civili e lasciando alle generazioni future l’incubo di aborti e malformazioni fetali. Perché va sottolineato come ancor più che il mais modificato è l’utilizzo di glifosato ad essere l’altro business che viene venduto congiuntamente alle sementi OGM. Gli agricoltori che acquistano sementi brevettate, firmano infatti un contratto che li obbliga a utilizzare il glifosato quale esclusivo erbicida.

Negli Usa, 13 anni di colture OGM hanno incrementato globalmente l’uso dei pesticidi, anziché diminuirlo come promesso dai produttori di sementi geneticamente modificate: si calcola che a seguito dell’introduzione delle culture OGM l’utilizzazione del glifosato sia aumentata del 1500% tra il 1994 ed il 2005. E se la Monsanto come risposta al problema sta incoraggiando gli agricoltori a miscelare il glifosato con erbicidi di veccia data, quali il 2,4-D, vietato in Svezia, Danimarca e Norvegia per gli effetti cancerogeni sulla riproduzione animale e i danni neurologici, ed un componente del famigerato “agente arancio” usato in Vietnam negli anni dal ’61 al ’70, oggi l’“obiettivo” è estendere la coltivazione OGM al resto del mondo a partire dall’Europa.

Le ultime parziali analisi rese pubbliche sui campioni prelevati a Vivaro e dintorni ci dicono di fatto che il 50% del mais coltivato è contaminato.

Lo scoop mediatico di Fidenato e Futuragra ha la funzione di forzare la mano, in modo che i governi locali e nazionali possano legittimarne l’uso, prima in forma ridotta e sperimentale, per poi lasciare le briglie sciolte quando oramai la diffusione e la contaminazione diventano irreversibili.

Bloccarne la diffusione e ostacolare anche questo ennesimo scempio ai danni dei nostri territori è un passo fondamentale per invertire un processo globale di catastrofe ecologica.

Coordinamento libertario regionale – Friuli Venezia Giulia

Per aggiornamenti e informazioni:

www.info-action.net

per partecipare scrivi a gruppoanarchicogerminal@hotmail.com

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