Fermati e multati il 1° maggio

In una giornata che ha visto vari atti di repressione poliziesca in giro per la città, tra cui quelli a San Giacomo, segnaliamo il grave e immotivato episodio avvenuto ieri mattina in piazza della Borsa.

Polizia e Digos hanno fermato, trattenuto per oltre un’ora e infine multato cinque compagni e compagne del nostro gruppo. Sono accusati di aver promosso un sit-in in violazione dei decreti anti-coronavirus.

Che cosa stavano facendo? 

Durante una passeggiata due compagni (tenendo le distanze di sicurezza e con tutti i dispositivi sanitari richiesti) volevano brevemente omaggiare  i lavoratori uccisi durante il primo sciopero generale di Trieste del 1902 con l’apposizione di un cartello, l’intenzione di fotografarlo e andarsene senza coinvolgere altre persone. Altre/i si sono fermate/i momentaneamente per apporre dei fiori e, a distanza di alcuni metri, fotografare a loro volta. 

Nessun assembramento, nessun volantinaggio, nessuna intenzione di permanere a fare un sit-in. 

L’assembramento è stato invece creato proprio dall’intervento della polizia che di fatto ha resa statica e prolungata la situazione, fermandoli/le in piazza con diverse automobili e una decina di agenti.

Questa vicenda non ci ha ovviamente intimidito e anche quest’anno siamo stati presenti in questa storica giornata di lotta con una serie di attività sparse in giro per la città. Altri compagni e compagne hanno diffuso il nuovo numero di “Germinal”, apposto cartelli e striscioni, passeggiato con addosso scritte di denuncia contro le spese militari e affinché la crisi economica in corso venga pagata dai ricchi e non dai ceti popolari. E altro ancora.

Ribadiamo che tutte le iniziative sono state effettuate in sicurezza per noi e per il resto delle persone che transitavano in quanto riteniamo la salute e il benessere di TUTTE e TUTTI un bene essenziale a differenza delle istituzioni.

Allo stesso tempo dichiariamo di non essere disposte/i a farci silenziare: continueremo a lottare anche per difendere la libertà di espressione che ognuna/o ha e deve continuare ad avere oggi ed in futuro e per migliorare le condizioni di vita e di lavoro per tutte e tutti, denunciando le iniquità di questo sistema.

Gruppo Anarchico Germinal

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