VENERDI’ 16 DICEMBRE h.20
Come ogni anno torna la cena di autofinanziamento per la sede e le attività del Gruppo Anarchico Germinal.
Quest’anno però parte del ricavato andrà a sostenere le spese legali del movimento NO MUOS (leggi info e appelli sotto) per cui è ancora più importante partecipare.
Chiunque può contribuire alla cena con ciò che vorrebbe trovare (sempre con un occhio di riguardo a vegetariani e vegani) oltre a lasciare ovviamente i soldini per il benefit.
Vi aspettiamo!
Gruppo Anarchico Germinal
via del bosco 52/a
COS’E’ il MUOS?
E’ un sistema di comunicazione militare ad altissima frequenza, Sistema Oggetto ad Utente Mobile (Mobile User Object System), composto da 3 trasmettitori parabolici basculanti ad altissima frequenza e 2 antenne elicoidali UHF. Finora esistono tre installazioni operanti: Virginia, Hawaii, Australia; quasi tutte in luoghi desertici. Gli USA vorrebbero installarlo nella base di C.da Ulmo a Niscemi (NTRF – NASSIG – NATO), nel pieno della Riserva Naturale Orientata Sugereta di Niscemi, gia’ indicato quale Sito di Importanza Comunitaria. Il nuovo impianto oltre ad essere un nuovo strumento di guerra avrà anche pesanti ripercussioni sulla salute degli abitanti della zona.
CHI HA DECISO DI INSTALLARE IL MUOS A NISCEMI?
Tutto iniziò nel 2001 quando venne siglato un accordo bilaterale tra gli USA e l’Italia dall’allora governo Berlusconi; nel 2006 il governo Prodi ratifico’ l’accordo e impose il rispetto delle normative in materia di inquinamento ambientale ed elettromagnetico dando mandato alla Regione Sicilia di dare i relativi nulla-osta.
Contro questo progetto da anni si batte il movimento popolare NO MUOS che ha ottenuto una significativo rallentamento nella costruzione degli impianti e che continua tuttora la sua battaglia. Per questo si trova ora ad affrontare numerosi processi e spese legali.
Per farvi fronte è stata lanciata una campagna di solidarietà e raccolta fondi.
per info:
Negli ultimi 5 anni il Movimento NO MUOS ha rappresentato un’autentica spina nel fianco ai progetti militaristi e imperialisti del governo degli Stati Uniti e dei loro alleati e/o complici.
Uno dei primi risultati è stato l’essere riusciti a bloccare e a ritardare l’attivazione dell’impianto di comunicazione militare satellitare di Niscemi, impedendo l’entrata in funzione di tutto il sistema planetario MUOS. Questo risultato è stato ottenuto grazie ad una incalzante mobilitazione popolare dal forte carattere antimilitarista, che ha avuto il suo culmine nel 2013 e nel 2014, quando in più occasioni la base militare della Marina USA è stata invasa da migliaia di manifestanti e oggetto di varie incursioni e azioni.
C’è voluta una forzatura sfacciata e arrogante del governo, dietro forte pressione americana, a provocare, la scorsa primavera, una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativo siciliano che dichiarava la non esistenza di rischi per la salute e per l’ambiente a Niscemi, come invece provato da precedenti sentenze del TAR di Palermo; e lo scorso mese di agosto il dissequestro dell’impianto MUOS deliberato dal Tribunale del Riesame di Catania, che cancellava le precedenti sentenze, confermate dalla Cassazione, secondo le quali la costruzione del MUOS aveva violato i vincoli paesaggistici e si trattava, pertanto, di opera abusiva.
In seguito a queste “vittorie” si è scatenata sugli attivisti una pesante campagna repressiva, per adesso limitata a episodi di lotta svoltisi tra la primavera del 2013 e la primavera del 2014. 129 attivisti rinviati a giudizio per invasione della base e per altri reati collegati (danneggiamento, violenza, istigazione, ecc.); altri 50 verranno processati il 26 gennaio per avere partecipato ad un picnic dentro la base USA, violandone le reti; altre decine sono inquisiti per avere dato vita a momenti di resistenza, presidi, barricate, sit-in, blocchi stradali, scalate e occupazioni delle antenne. Contemporaneamente si vanno colpendo singoli compagni per “reati” assurdi: Marino di Niscemi, per avere organizzato un rave al presidio NO MUOS, quando proprio lo stesso, come altri compagni, ne aveva preso le distanze; Massimo di Ragusa, perché trovato in possesso, mentre si trovava nei pressi della base USA, di CD masterizzati in auto (multa da 2888 euro); Pippo di Ragusa per avere mostrato il sedere a un poliziotto della scientifica che riprendeva con telecamera i partecipanti ad un trekking (multa da 5 a 10.000 euro più denuncia per oltraggio aggravato a pubblico ufficiale) e tanti altri casi che ormai quotidianamente si aggiungono al già lunghissimo elenco.
Anni e anni di carcere, decine di migliaia di euro di multe minacciano di colpire la resistenza al MUOS; e fra poco cominceranno i maxi processi; una volta in Sicilia erano i mafiosi a subirli, adesso la lotta alla mafia va meno di moda (specie in quel di Gela), e alla sbarra si portano attivisti e cittadini che difendono la loro terra dalla militarizzazione, dalla guerra e dalle loro nefaste conseguenze.
Per questi motivi facciamo appello a tutto il movimento anarchico perché contribuisca ad una sottoscrizione per far fronte alle spese legali e alla campagna contro la repressione che si sta mettendo in atto. Il denaro raccolto dalla FAS verrà riversato nelle casse del Coordinamento dei Comitati NO MUOS.
Federazione Anarchica Siciliana