Grazie a tutt@! 80 anni di anarchia!

Per noi è sinonimo di organizzazione: assembleare, dal basso, senza gerarchie.

È autogestione, è autofinanziamento, così come lo è la serata a cui state partecipando, per questo vi invitamo ad essere generosi!

L’anarchismo è azione diretta, agire collettivo, contro ogni forma di delega o illusorie scorciatoie istituzionali.

In questi 80 anni abbiamo fatto una marea di cose e sicuramente abbiamo anche fatto degli errori. Abbiamo promosso e attraversato innumerevoli lotte, in tanti casi abbiamo perso, ogni tanto abbiamo anche strappato qualche vittoria.

Ma qual è oggi, il senso dell’anarchismo? Della lotta per un mondo diverso?

Il sistema sociale, economico e politico in cui viviamo mostra, giorno dopo giorno, i segni di una crisi irreversibile che ormai mette a repentaglio la vita stessa sul pianeta.

Le guerre sono prepotentemente parte del nostro presente.

Le nostre città sono sempre più militarizzate, irregimentate, modellate solo a uso e consumo del turismo di massa.

La repressione sociale e politica continua ad aumentare in modo esponenziale.

I confini e i muri si innalzano sempre di più continuando a mietere vittime, dalla rotta balcanica a quel cimitero a cielo aperto chiamato Mediterraneo.

Anche se il mondo sembra andare da tutt’altra parte e all’orizzonte pare che nessuna alternativa radicale sia possibile, noi continuiamo testardamente a credere che una società di persone libere ed uguali, solidali e autonome, senza stati e senza confini sia non solo possibile, ma che sia l’unica utopia per cui valga la pena battersi.

In questo senso il nostro pensiero va a tutte quelle lotte che in giro per mondo tentano di dimostrare che è possibile provare a vivere in modo diverso: dal Rojava al Chiapas, dalle ZAD “Zone a Defendre” ai momenti di più alti della lotta in Valsusa contro il TAV e a tante altre.

Sappiamo che la nostra proposta politica non è semplice e che il lavoro davanti a noi è immenso.

Ma sappiamo anche che alcune cose si possono fare già da subito: si possono creare momenti di autogestione e socialità non mercificata nei rioni, si possono promuovere reti di solidarietà e mutuo appoggio, si possono portare alla luce le nefandezze delle istituzioni, si possono contrastare passo dopo passo i mille scellerati progetti di devastazione del territorio, dell’ambiente e dei servizi sociali.

Non lasciamoci vincere dalla rassegnazione e dalla passività, mettiamo in campo le nostre intelligenze e le nostre passioni. Noi faremo la nostra parte.

Vorremmo finire con un saluto e una dedica.

Vorremmo salutare il compagno “Stecco” prigioniero nel carcere di Sanremo condannato a lunghi anni di detenzione a seguito della sua militanza anarchica. Con Luca abbiamo percorso un pezzo di strada assieme e non è mai mancata la solidarietà e l’appoggio. Vi invitiamo a scrivergli, potete chiedere al nostro banchetto l’indirizzo.

Infine vorremmo dedicare questa serata ad Alessandro Morena, compagno dell’isontino scomparso alcune settimane fa. Ricordiamo tutte le compagne e i compagni che ci hanno preceduto e che non sono più con noi. Se siamo qui, se siete qui, lo dobbiamo anche a loro.

Anche per loro, continueremo a fare del nostro peggio e a spargere a piene mani i semi dell’anarchia!

Gruppo Anarchico Germinal

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