Chi ha partecipato alle giornate del 24 e 25 novembre, sa che sono stati due giorni incredibili: la rabbia e la sofferenza che sentiamo tutt* fortissimo alla notizia di ogni femminicidio sono diventate una potenza creativa. Abbiamo fatto insieme una cosa che non si vedeva da molto tempo in questa città. Una cosa semplicissima e allo stesso tempo apparentemente impossibile: dire quello che vogliamo dire e farci sentire. Chi è passata per il Consultorio aperto di via San Marco ha sentito tutta l’energia dello stare insieme in un posto fuori dalla logica del mercato e dello stare insieme lottando per qualcosa di giusto. È stato bello poter avere, anche solo per due giorni, un luogo di collettività, aperto, di tutte, senza padroni e dirigenze, senza regole che non fossero quelle che sceglievamo insieme in assemblea. È stato bello e potente riversarsi tutte assieme nelle strade della città, scoprire che siamo tantissime, che siamo capaci di muovere maree, che siamo capaci di prenderci quello che vogliamo se solo continuiamo a gridare tutte assieme e non ci lasciamo sole mai. La nostra rabbia ci protegge.
Ora non ci fermiamo, lottiamo davvero ogni giorno contro la violenza di genere, finché non saremo sicure di essere viv3 e liber3 non fermiamoci. Rimaniamo assieme perché siamo tutt3 indispensabili. Anche la lotta per tenere aperti i consultori non è finita e ogni persona che ha partecipato in questi due giorni furiosi è indispensabile.
Per questo vi invitiamo a partecipare a questa prima assemblea pubblica post 24/25 novembre: vogliamo che sia un’assemblea aperta a tutte le persone che hanno partecipato al Consultorio aperto e al corteo, che hanno sentito in quell’occasione il bisogno e il desiderio di mobilitarsi. Si riparte da qui: facciamolo insieme!