Le acque del Golfo di Trieste regolano, influenzano e danno forma al territorio su cui sorge la città (conformazione della costa, vegetazione, clima) e, da secoli, danno sostentamento e potere economico-politico a comunità umane. Sono sempre più evidenti segni di squilibrio nell’ecosistema del Golfo, ad esempio quello recentemente salito alla ribalta: la presenza e diffusione del granchio blu. È quindi ancora più fondamentale parlare di mare, quanto di atmosfera, sia nelle lotte climatiche che in quelle economiche: lo sfruttamento insostenibile delle risorse ittiche continua a depredare un ecosistema complesso e fragile, l’introduzione ancora troppo scarsamente regolata di inquinanti di tutti i tipi sta causando cambiamenti chimici alle acque che contribuiscono a distruggere intere comunità – illustri vittime sono, tra le altre, i coralli. Finora la naturale funzione del mare di assorbimento dei gas atmosferici ha contribuito a ritardare molti degli effetti del cambiamento climatico in atto, ma ora inizia a dare segni di cedimento anche lui.
Gli oceani sono vastità scarsamente esplorate, conosciamo forse il 10% delle comunità oceaniche con discreta competenza, il resto è ancora un mistero.
Fortunatamente per noi, il Golfo di Trieste è piccolo, ed è un importante tassello del sistema Mediterraneo, abitato da millenni, conosciuto e studiato. É già più semplice, qui, dare un quadro generale di come funzioni e cosa subisca la metà sommersa del territorio in cui viviamo: cambiamenti, sviluppo e declino delle comunità ittiche, andamento delle correnti e delle temperature. Osservando alcuni casi locali di morte di massa di organismi marini, crescita e diffusione di specie aliene e inquinamento da plastiche e altre sostanze, diamo purtroppo un nome ed un volto a quegli effetti dell’impatto antropico in mare che siamo abituati a conoscere in luoghi lontani: la morte delle barriere coralline, l’invasione del pesce leone nel Golfo del Messico, la gigantesca isola di plastica del Pacifico.
Fortunatamente per noi, il Golfo di Trieste è piccolo, ed è un importante tassello del sistema Mediterraneo, abitato da millenni, conosciuto e studiato. É già più semplice, qui, dare un quadro generale di come funzioni e cosa subisca la metà sommersa del territorio in cui viviamo: cambiamenti, sviluppo e declino delle comunità ittiche, andamento delle correnti e delle temperature. Osservando alcuni casi locali di morte di massa di organismi marini, crescita e diffusione di specie aliene e inquinamento da plastiche e altre sostanze, diamo purtroppo un nome ed un volto a quegli effetti dell’impatto antropico in mare che siamo abituati a conoscere in luoghi lontani: la morte delle barriere coralline, l’invasione del pesce leone nel Golfo del Messico, la gigantesca isola di plastica del Pacifico.