Sabato 24 giugno 2023 sarà di nuovo SMARZA PRIDE!
Lo scorso anno abbiamo dato vita a questo percorso, animatə da un obiettivo chiaro: creare uno spazio politico e aggregativo sicuro e attraversabile da tuttə, uno spazio in cui riprendere parola e dire la nostra sui temi e i problemi che ci riguardano, troppo spesso ridicolizzati,strumentalizzati o sommersi dalla patina del rainbow washing.
Per perseguire questo obiettivo, abbiamo orientato i nostri sforzi alla costruzione di pratiche basate sull’intersezionalità e l’autogestione.
Da questi due presupposti, il 17 settembre 2022, è nata la prima SMARZA PRIDE: una manifestazione priva di patrocini, padrini e sponsor, costruita con le nostre sole forze, con la discussione pubblica e senza alcuna pretesa di rappresentare null’altro che noi stessə.
Prima e dopo il 17 settembre 2022, è nato un percorso di iniziative politiche snodatosi in tutti questi ultimi mesi, che ha consolidato legami e affinità,
tentando di costruire una comunità queer in cui prenderci cura di noi, capace di reagire a chi continua a discriminarci, invisibilizzarci o, al più, sussumerci entro un sistema di violenza e sfruttamento che ci fa orrore.
Vogliamo ribadire che siamo stanchə di essere consideratə un errore, qualcosa di immorale da eliminare, nascondere o, nel migliore dei casi, tollerare.
Ribadiremo tutto questo il 24 giugno, quando la SMARZA PRIDE tornerà a sfilare orgogliosa per le strade di Trieste, ancora più indecorosa, impresentabile e queer di prima!
Un nuovo Pride dal basso, dunque, un nuovo corteo in cui riprendersi gli spazi troppo spesso negatici in questa città, in cui festeggiare e stare assieme, ma anche in cui ricominciare a lottare sul serio.
Contro la precarizzazione e lo sfruttamento, per superare la falsa contrapposizione tra diritti civili e diritti sociali, mettendo in luce come le identità di genere e di orientamento sessuale diventino mezzi di ricattabilità e marginalizzazione economica a discapito dellə lavoratorə LGBTQIA+.
Per la (ri)costruzione di una comunità che diventi spazio di cura e ascolto reciproco, in cui poter essere protagonistə delle nostre vite e riaffermare la nostra libertà.
Sabato 24 giugno 2023 sarà di nuovo SMARZA PRIDE!
Lo scorso anno abbiamo dato vita a questo percorso, animatə da un obiettivo chiaro: creare uno spazio politico e aggregativo sicuro e attraversabile da tuttə, uno spazio in cui riprendere parola e dire la nostra sui temi e i problemi che ci riguardano, troppo spesso ridicolizzati,strumentalizzati o sommersi dalla patina del rainbow washing.
Per perseguire questo obiettivo, abbiamo orientato i nostri sforzi alla costruzione di pratiche basate sull’intersezionalità e l’autogestione.
Da questi due presupposti, il 17 settembre 2022, è nata la prima SMARZA PRIDE: una manifestazione priva di patrocini, padrini e sponsor, costruita con le nostre sole forze, con la discussione pubblica e senza alcuna pretesa di rappresentare null’altro che noi stessə.
Prima e dopo il 17 settembre 2022, è nato un percorso di iniziative politiche snodatosi in tutti questi ultimi mesi, che ha consolidato legami e affinità,
tentando di costruire una comunità queer in cui prenderci cura di noi, capace di reagire a chi continua a discriminarci, invisibilizzarci o, al più, sussumerci entro un sistema di violenza e sfruttamento che ci fa orrore.
Vogliamo ribadire che siamo stanchə di essere consideratə un errore, qualcosa di immorale da eliminare, nascondere o, nel migliore dei casi, tollerare.
Ribadiremo tutto questo il 24 giugno, quando la SMARZA PRIDE tornerà a sfilare orgogliosa per le strade di Trieste, ancora più indecorosa, impresentabile e queer di prima!
Un nuovo Pride dal basso, dunque, un nuovo corteo in cui riprendersi gli spazi troppo spesso negatici in questa città, in cui festeggiare e stare assieme, ma anche in cui ricominciare a lottare sul serio.
Contro la precarizzazione e lo sfruttamento, per superare la falsa contrapposizione tra diritti civili e diritti sociali, mettendo in luce come le identità di genere e di orientamento sessuale diventino mezzi di ricattabilità e marginalizzazione economica a discapito dellə lavoratorə LGBTQIA+.
Per la (ri)costruzione di una comunità che diventi spazio di cura e ascolto reciproco, in cui poter essere protagonistə delle nostre vite e riaffermare la nostra libertà.