Accogliendo l’appello dell’Assemblea Antimilitarista, anche quest’anno, come molte altre volte, abbiamo voluto ribadire il nostro impegno antimilitarista contro tutte le guerre e gli eserciti.
Stamattina abbiamo quindi affisso uno striscione a San Giusto, di fronte all’orrido monumento militarista per i caduti della prima guerra mondiale. Lungi dal voler ricordare tutte le vittime di quel massacro, quel monumento e tutte le celebrazioni istituzionali vogliono solo ricordare la “vittoria” costata milioni di morti proletari in tutti i paesi. La retorica nazionalista sulla guerra di ieri serve ad alimentare la propaganda di guerra di oggi.
L’italia è infatti impegnata in prima linea con 40 missioni militari all’estero, senza contare la crescente militarizzazione sociale e il continuo crescere delle spese militari.
Per opporsi a tutto questo e per solidarizzare concretamente con chi ovunque nel mondo rifiuta di morire per difendere un confine e sceglie di scappare, di disertare (come ad esempio in Russia e Ucraina), di contrastare la guerra è necessario mettersi di mezzo e inceppare la macchina bellica.
Gruppo Anarchico Germinal