Incontro e proiezione con registi iraniani

Il 15 e il 16 ottobre prossimi saranno presenti a Trieste i registi iraniani Mehrdad Hassani e Khashayar Pirelmi, che presenteranno i loro cortometraggi “Adjustment” e “Freedom Morning”. Si tratta – oltre al momento cinematografico – di un’occasione particolare di conoscenza e dibattito sugli aspetti politici, culturali e sociali dell’Iran, attraverso lo sguardo di due artisti che si sono molto esposti alla repressione morale e religiosa per difendere le loro idee e il loro modo di fare cinema e teatro.

Gli incontri si terranno rispettivamente martedì 15 alle ore 20:30 al circolo cinematografico Charlie Chaplin, e mercoledì 16 dalle 18:30 al Gruppo anarchico Germinal.

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GRUPPO DI LETTURA “FEMMINISTE A PAROLE”

📌Quando? Lunedì 14 ottobre alle 19.30
Dove? Presso il Germinal, in via del Bosco 52/a

i libri per il gruppo lettura prima dell’estate:
📖Alma, di Federica Manzoni, edito Feltrinelli e vincitrice del Premio Campiello 2024.
📖Vittime mai, di Valeria Fonte, edito DeAgostini.

Come funziona il gruppo di lettura?
📎 Ciascunə legge il libro per conto proprio! Anche se non lo hai finito sei benvenutə !!!
📎 All’inizio di ogni incontro, si farà una presentazione del libro per iniziare il dibattito (e coinvolgere chi non l’ha letto).
📎 Alla fine dell’incontro sceglieremo il prossimo libro

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Sbandiera il tuo no!

 

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Video della presentazione di “Tramandare il fuoco”

Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo.
Presentazione dell’opuscolo con compagnx dell’Assemblea Antimilitarista Torinese e della Federazione Anarchica Torinese.
“Siamo antimilitaristi ed anarchici ed è interrogando il nostro posizionamento, verificandone costantemente la validità interpretativa, che abbiamo lavorato singolarmente e collettivamente.
Quest’opuscolo nasce dalla necessità di immaginare e praticare una diversa prospettiva politica alla lotta contro il genocidio a Gaza e, più in generale, a tutte le guerre e ad ogni dinamica escludente”.

Trieste, 13 settembre 2024.
Il pdf dell’opuscolo è liberamente scaricabile dal blog di Anarres qui

 

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No al DDL 1660. Contro la svolta autoritaria, per la rivoluzione sociale

La stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi fa azioni di picchetto e blocco sui luoghi di lavoro, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.
La logica di classe e di repressione verso chi lotta è connaturata con l’ordinamento giudiziario democratico: i provvedimenti adottati da questo governo la rendono sempre più spudorata e violenta.
Questo ddl si inserisce nel solco già aperto da altri provvedimenti (i decreti rave, Cutro, immigrazione, Caivano) che mirano a colpire i poveri, gli stili di vita non conformi, gli stranieri senza documenti. Le misure contro la socialità non mercificata, quelle contro i profughi e i migranti, l’affondo verso i giovani, la repressione dei movimenti di lotta sono le architravi del progetto repressivo del governo.
Quest’insieme di nuove leggi rende sempre più forti i poteri di polizia, riducendo le pur esili tutele alla libertà di espressione, movimento, opposizione sociale.
Il grosso aumento delle pene, la meticolosa scelta dei soggetti da colpire e di quelli da tutelare ne sono il segno distintivo. Più galera per molti, ma non per tutti, perché la trama dei vari provvedimenti di Meloni è esplicitamente politica e di classe.
Non solo. Molte misure sono ritagliate su misura su soggetti specifici, individuati come nemici da colpire.

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Verso la manifestazione del 26 ottobre a Gorizia contro il cambiamento climatico

Venerdì 11 ottobre ci troviamo tutt3 assieme per parlare della Manifestazione per il clima e contro i confini che si terrà il 26/10 tra Gorizia e Nova Gorica.

Siamo convint3 che le lotte debbano essere intersezionali cercheremo di collegare i vari problemi che le nostre area vivono, dagli attacchi ambientali e mega opere impattanti, a tutte le politiche di NON accoglienza verso le persone in movimento.

Vieni a saperne di più: dove, quando, come?

📅 Venerdì 11 ottobre alle 19
📍 Germinal, via del Bosco 52a Trieste

La presentazione durerà circa mezz’ora + un’ora fra interventi di altre realtà, domande e dibattito

Vi aspettiamo, spargete la voce!!

💖💖Più informazioni sulla manifestazione del

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Assemblea di Nudm+comitato consultori e Smarza Pride

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Operazione Ex Pavan: sbandiera il tuo no!

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Di nuovo in piazza per l’aborto libero sicuro e gratuito!

Il 28 settembre è l’International Safe Abortion Day, la giornata internazionale dell’aborto sicuro.
Il Comitato di partecipazione per i Consultori familiari e Non Una di Meno Trieste organizzano una manifestazione che si terrà sabato 28 settembre 2024 a partire dalle ore 11 in Largo Barriera.
In questa giornata scenderemo in piazza in tantissime città italiane per riaffermare il diritto di decidere sui nostri corpi e sulla nostra sessualità, conquistato grazie alle battaglie transfemministe.
Se l’aborto nel nostro Paese è da anni un diritto mancato, l’ultimo anno del governo Meloni ha condotto un rinnovato attacco all’autodeterminazione riproduttiva sfruttando anche le debolezze della legge 194; un testo controverso che non garantisce il diritto di scelta e di interruzione volontaria di gravidanza. Un diritto che è impedito dall’altissimo numero di obiettori di coscienza tra il personale sanitario. Un diritto che è impedito anche alle persone trans, non binarie e intersex, e alle persone migranti, per le limitazioni in cui incorrono se possiedono il visto
turistico. Un diritto che in questo modo diventa sempre più un privilegio di classe.
Dal suo insediamento, il governo Meloni ha sostenuto apertamente di non voler toccare questa legge, allo stesso tempo ha però sfruttato le sue debolezze assegnando fondi economici e dando legittimità politica ai movimenti anti-scelta e antiabortisti, aumentando gli ostacoli per accedere all’IVG. Per questo da tempo chiediamo “molto più di 194!”.
L’aborto è una pratica medica essenziale: deve essere gratuita, sicura e
accessibile a tuttə!
Abbiamo sempre abortito e sempre abortiremo: pretendiamo però di farlo in condizioni di sicurezza, senza subire giudizi e discriminazioni, anche di natura paternalista, razzista, abilista, transfobica, grassofobica e ageista.
Vogliamo che sia una scelta autodeterminata: chiediamo che l’aborto farmacologico sia disponibile in tutti i consultori familiari come sancito dalla legge, che la RU 486 si possa assumere fino alla 12esima settimana come dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che chi vuole e ne abbia la possibilità possa abortire a casa, con la telemedicina o in autogestione.
Ma, senza consultori per tuttə, tutto questo resta lettera morta.
Non abbiamo bisogno di associazioni antiabortiste che cerchino di dissuaderci esercitando violenza psicologica. Abbiamo bisogno di finanziamenti pubblici ai percorsi di maternità, contraccezione, aborto e prevenzione già forniti dai consultori, che vengono però gestiti con difficoltà e fatica dal personale sanitario ormai stremato a causa di tagli e definanziamenti continui.
In un momento storico in cui le guerre, come quelle in Ucraina e in Sudan, e il genocidio palestinese in corso mettono in pericolo il diritto all’accesso alle cure sanitarie, ai prodotti per l’igiene intima e per le mestruazioni, alla libera scelta di portare avanti una gravidanza o interromperla, NOI SCENDIAMO IN PIAZZA!
Insieme ribadiamo che sui nostri corpi decidiamo noi, che abbiamo sempre abortito e sempre abortiremo!

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Serata teatrale venerdì 27 settembre

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