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Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo.
Presentazione dell’opuscolo con compagnx dell’Assemblea Antimilitarista Torinese e della Federazione Anarchica Torinese.
“Siamo antimilitaristi ed anarchici ed è interrogando il nostro posizionamento, verificandone costantemente la validità interpretativa, che abbiamo lavorato singolarmente e collettivamente.
Quest’opuscolo nasce dalla necessità di immaginare e praticare una diversa prospettiva politica alla lotta contro il genocidio a Gaza e, più in generale, a tutte le guerre e ad ogni dinamica escludente”.
Trieste, 13 settembre 2024.
Il pdf dell’opuscolo è liberamente scaricabile dal blog di Anarres qui
La stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi fa azioni di picchetto e blocco sui luoghi di lavoro, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.
La logica di classe e di repressione verso chi lotta è connaturata con l’ordinamento giudiziario democratico: i provvedimenti adottati da questo governo la rendono sempre più spudorata e violenta.
Questo ddl si inserisce nel solco già aperto da altri provvedimenti (i decreti rave, Cutro, immigrazione, Caivano) che mirano a colpire i poveri, gli stili di vita non conformi, gli stranieri senza documenti. Le misure contro la socialità non mercificata, quelle contro i profughi e i migranti, l’affondo verso i giovani, la repressione dei movimenti di lotta sono le architravi del progetto repressivo del governo.
Quest’insieme di nuove leggi rende sempre più forti i poteri di polizia, riducendo le pur esili tutele alla libertà di espressione, movimento, opposizione sociale.
Il grosso aumento delle pene, la meticolosa scelta dei soggetti da colpire e di quelli da tutelare ne sono il segno distintivo. Più galera per molti, ma non per tutti, perché la trama dei vari provvedimenti di Meloni è esplicitamente politica e di classe.
Non solo. Molte misure sono ritagliate su misura su soggetti specifici, individuati come nemici da colpire.
Venerdì 11 ottobre ci troviamo tutt3 assieme per parlare della Manifestazione per il clima e contro i confini che si terrà il 26/10 tra Gorizia e Nova Gorica.
Siamo convint3 che le lotte debbano essere intersezionali cercheremo di collegare i vari problemi che le nostre area vivono, dagli attacchi ambientali e mega opere impattanti, a tutte le politiche di NON accoglienza verso le persone in movimento.
Vieni a saperne di più: dove, quando, come?
📅 Venerdì 11 ottobre alle 19
📍 Germinal, via del Bosco 52a Trieste
La presentazione durerà circa mezz’ora + un’ora fra interventi di altre realtà, domande e dibattito
Vi aspettiamo, spargete la voce!!
💖💖Più informazioni sulla manifestazione del
Il 28 settembre è l’International Safe Abortion Day, la giornata internazionale dell’aborto sicuro.
Il Comitato di partecipazione per i Consultori familiari e Non Una di Meno Trieste organizzano una manifestazione che si terrà sabato 28 settembre 2024 a partire dalle ore 11 in Largo Barriera.
In questa giornata scenderemo in piazza in tantissime città italiane per riaffermare il diritto di decidere sui nostri corpi e sulla nostra sessualità, conquistato grazie alle battaglie transfemministe.
Se l’aborto nel nostro Paese è da anni un diritto mancato, l’ultimo anno del governo Meloni ha condotto un rinnovato attacco all’autodeterminazione riproduttiva sfruttando anche le debolezze della legge 194; un testo controverso che non garantisce il diritto di scelta e di interruzione volontaria di gravidanza. Un diritto che è impedito dall’altissimo numero di obiettori di coscienza tra il personale sanitario. Un diritto che è impedito anche alle persone trans, non binarie e intersex, e alle persone migranti, per le limitazioni in cui incorrono se possiedono il visto
turistico. Un diritto che in questo modo diventa sempre più un privilegio di classe.
Dal suo insediamento, il governo Meloni ha sostenuto apertamente di non voler toccare questa legge, allo stesso tempo ha però sfruttato le sue debolezze assegnando fondi economici e dando legittimità politica ai movimenti anti-scelta e antiabortisti, aumentando gli ostacoli per accedere all’IVG. Per questo da tempo chiediamo “molto più di 194!”.
L’aborto è una pratica medica essenziale: deve essere gratuita, sicura e
accessibile a tuttə!
Abbiamo sempre abortito e sempre abortiremo: pretendiamo però di farlo in condizioni di sicurezza, senza subire giudizi e discriminazioni, anche di natura paternalista, razzista, abilista, transfobica, grassofobica e ageista.
Vogliamo che sia una scelta autodeterminata: chiediamo che l’aborto farmacologico sia disponibile in tutti i consultori familiari come sancito dalla legge, che la RU 486 si possa assumere fino alla 12esima settimana come dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che chi vuole e ne abbia la possibilità possa abortire a casa, con la telemedicina o in autogestione.
Ma, senza consultori per tuttə, tutto questo resta lettera morta.
Non abbiamo bisogno di associazioni antiabortiste che cerchino di dissuaderci esercitando violenza psicologica. Abbiamo bisogno di finanziamenti pubblici ai percorsi di maternità, contraccezione, aborto e prevenzione già forniti dai consultori, che vengono però gestiti con difficoltà e fatica dal personale sanitario ormai stremato a causa di tagli e definanziamenti continui.
In un momento storico in cui le guerre, come quelle in Ucraina e in Sudan, e il genocidio palestinese in corso mettono in pericolo il diritto all’accesso alle cure sanitarie, ai prodotti per l’igiene intima e per le mestruazioni, alla libera scelta di portare avanti una gravidanza o interromperla, NOI SCENDIAMO IN PIAZZA!
Insieme ribadiamo che sui nostri corpi decidiamo noi, che abbiamo sempre abortito e sempre abortiremo!
Laura frequentava da tanti anni il nostro gruppo, già dai tempi di via Mazzini 11, dove si era legata in particolare ad alcun* compagn* fra cui Paola, che riusciva sempre a entrare in sintonia con persone in difficoltà e fragili.
Con il nostro trasferimento in via del Bosco le frequentazione è continuata anche se le sue condizioni fisiche con l’andare del tempo le hanno reso sempre più difficoltoso venire alle iniziative. L’ultima volta che è riuscita a partecipare è stato durante un incontro sulla pandemia nel 2021 tenutosi in piazza Puecher, dove aveva anche trovato la forza di fare un intervento al microfono ringraziandoci per l’occasione di incontro. Negli ultimi anni abbiamo continuato a sentirla e andare a trovarla portandole sempre qualcosa di buono da mangiare e lei ogni tanto ci lasciava dei foglietti con scritti i suoi pensieri quasi sempre in forma di poesia. Spesso chiamava qualcun*di noi anche solo per salutare e fare due chiacchiere.
Laura ha lottato negli ultimi anni per non perdere la sua autonomia, e nonostante le sue condizioni suggerissero un ricovero in qualche struttura specializzata, ha voluto a qualsiasi costo rimanere nella propria casa. Giorno per giorno ha lottato per la sua autodeterminazione, nonostante e contro il suo disagio psichico, difendendo con le unghie e con i denti la sua autonomia.
Ciao Laura
Gruppo Anarchico Germinal
Sabato 21 settembre non mancate alla casa del popolo di Sottolongera (via Masaccio 24)
🍽 Alle 13.00 lauto Pranzo Vegan 🥗🍛 20€ (se non hai ancora prenotato, puoi scriverci a assembleaantirepressione@riseup.net o sui social di tutti i collettivi / Se decidi all’ultimo, vieni comunque / Se non riesci a pagare, vieni comunque!)
Dalle 15.00 performances 🤸🤹🎤:
🎁 Bingo Antifa con ricchi premi militanti
🪇 Pai Benni El.Duo
📜 Reading “Magari!”
🎸 Impatto Acoustic
🖼 Lotteria Artistica (tra i premi opere di Novak e Militanza Grafica)
🎭 Teatro Incivile di Smarza Pride presenta il teaser di “(Ancora più) Pissi pissi bau bau” 🥁 Maury<3Tanja
e in concomitanza esposizioni🎨: 📸 Fotografie di “Chiddo” Benedetta Bassi, 🧑🎨 Opere di Sama 👕 Magliette e altro della serigrafia “L’impronta” e distro militanti
📚 Tutto il ricavato, dal pranzo al bingo e alle distro verrà dato alla Cassa Antirepressione, che dal 2018 aiuta a sostenere le spese legali di compagn* inguaiat* ✊🏼