Solidarietà al Kurdistan sotto attacco!

Venerdì scorso, durante il presidio indetto da Non Una di Meno – Trieste per la giornata internazionale contro la violenza di genere, fra i tanti interventi, vi è stato anche un momento di solidarietà alle popolazioni del Kurdistan, di nuovo sotto attacco dei regimi turco, iraniano e dell’iraq del nord. La solidarietà nei confronti delle popolazioni di quei territori e della loro lotta per la libertà non è mai venuta meno nella nostra città. Squarciamo il silenzio dei media su quello che sta accadendo. Sosteniamo la rivoluzione del confederalismo democratico!

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CONTRO IL 41BIS, CONTRO LA REPRESSIONE ANTIANARCHICA, PER UNA SOCIETÀ SENZA GALERE

Il carcere è un’istituzione totale prodotto di una società basata sul dominio e sullo sfruttamento. Lungi dall’essere una soluzione ai problemi sociali, rappresenta una delle tante facce della violenza degli stati.

In Italia le condizioni di detenzione nelle carceri sono in costante peggioramento da anni: sovraffollamento e abusi fisici e psicologici sono la “normalità” di una situazione sempre più intollerabile, e di questo ne fanno fede i sempre più numerosi suicidi.

Le condizioni di esistenza di chi si trova in regime di 41bis o di Alta Sorveglianza risultano ancora più inaccettabili. In questi casi si può parlare di vera e propria tortura psicofisica per le pesantissime condizioni di isolamento e deprivazione.

L’ergastolo così come l’articolo 41 bis sono orrore istituzionalizzato, indegno di qualsiasi società. Al di là dei proclami pelosi sulla necessità di ‘recupero’ del detenuto e della detenuta alla normale vita sociale, queste pene inflitte palesano in che considerazione le classi dominanti tengano coloro che incappano nelle reti della loro ‘giustizia’: rifiuti da isolare in quella discarica sociale che sono le carceri.

Perfino la Corte Costituzionale se ne è accorta, dichiarando queste misure incostituzionali già da 2021. Il nuovo Governo, continuando la prassi dei precedenti, ha invece ribadito l’applicazione dell’ergastolo ostativo.

Da anni assistiamo all’accanimento particolare delle istituzioni repressive contro il movimento anarchico con teoremi giudiziari sempre più fantasiosi e condanne sempre più pesanti anche per episodi di normale conflitto sociale. Di fatto nei confronti del movimento anarchico viene applicato quel “diritto penale del nemico” sulla base del quale si viene giudicati non tanto per le azioni commesse ma quanto per le proprie idee.

Questo accanimento si riverbera anche contro i detenuti e le detenute che rivendicano il loro ideale anarchico e che, sempre più spesso, vengono sottoposti/e ai regimi carcerari più duri, da ultimo il 41bis.

Da settimane Alfredo Cospito ha iniziato uno sciopero della fame ad oltranza per essere tolto dal regime del 41Bis, mentre altr* detenut* hanno a loro volta iniziato uno sciopero della fame in solidarietà.

Sosteniamo la loro lotta così come tutte le lotte portate avanti dai detenuti e dalle detenute in tutte le carceri per rivendicare condizioni di esistenza meno opprimenti, per la chiusura definitiva del 41bis e degli altri regimi di carcerazione speciale.

Nella nostra storia abbiamo conosciuto la barbarie delle leggi scellerate, il confino, l’esilio, l’eliminazione fisica; non sono mai riusciti nel loro intento: la fame di libertà e di giustizia sociale è più forte di ogni cosa.

 Federazione Anarchica Italiana

(Commissione di corrispondenza)

20 novembre 2022

federazioneanarchica.org

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Presentazione del caffè Durito e della torrefazione autogestita La Libertaria

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Nonunadimeno verso il 26 novembre

OGGI, 18 NOVEMBRE ORE 19:30: CHIAMATA ALLE ARTI!

Raggiungeteci alle 19:30 ci vediamo al Germinal per preparare tuttə assieme striscioni, cartelli, pañuelos e cori con amore e rabbia verso il 25 novembre e il 26 novembre!

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE, ORE 20, YOGA DI AUTOFINANZIAMENTO!

Se esiste la pace prima della tempesta noi qui ci troviamo tutte assieme per un momento mindfulness prima della lotta. Siete invitate alla lezione di yoga, condotta da @yoga_mos in via Carducci 12 @yogastudiotrieste.

La partecipazione va prenotata inviando una mail a marimosetti@gmail.com o scrivendo al 3889023512. I posti sono limitati (12 in tutto). La partecipazione è a offerta libera a partire da 10 euro (il ricavato dell’evento sarà interamente devoluto per pagare il pullman che andrà al corteo nazionale di Non Una di Meno a Roma il 26). Se non lo hai o non puoi portarlo troverai il tappetino e tutto ciò di cui hai bisogno direttamente in sala il 22.

VENERDÌ 25 NOVEMBRE, ORE 18, PRESIDIO IN PIAZZA HORTIS

Nel 2022, ad oggi, l’Osservatorio di non una di meno che monitora femminicidi, lesbicidi e transcidi ha registrato 82 femminicidi, 3 transcidi, e 6 suicidi (2 donne e 4 persone trans*).

Almeno 5 figliə minori sono statə uccisə dai padri per vendetta nei confronti delle madri/mogli/compagne, e almeno 5 sono gli uomini presenti e uccisi insieme alle donne, a volte nel tentativo di fermare l’assassino. Tutte persone che consideriamo effetti collaterali della stessa violenza patriarcale e di genere.

Vogliamo lottare perché ci vogliamo vivə.

Il 25 novembre, nuovi nomi e nuovi pañuelos verranno aggiunti al nostro presidio in Piazza Hortis. Vogliamo che quei nomi non restino solo tali, ma diventino veramente il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce.

SABATO 26 NOVEMBRE, TUTTE A ROMA!

Il prossimo 26 novembre scendiamo in piazza convintə che la lotta contro la violenza patriarcale non può prescindere dall’opposizione alle guerre sui nostri corpi. Porteremo in piazza la voce di chi non ha più voce e di chi vede la propria voce invisibilizzata, sommersa, ricattabile. Saremo in piazza anche per chi non potrà esserci, per chi vive una condizione di privazione forzata della libertà; per le donne e le soggettività detenute, quelle rinchiuse nei CPR o ‘contenute’ nei reparti e nelle cliniche psichiatriche. Perché nessuna dovrebbe restare sola!

Da Trieste, scenderemo insieme in pullman: contattateci per gli ultimi posti disponibili!

Vi abbracciamo!

Non una di meno Trieste

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Nuovi video sul nostro canale

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Cinesmarza!


H. 19.00 Presentazione
H. 19.30 Proiezione di “Positivə – 40 anni di HIV in Italia” in lingua originale con sottotitoli
E poi si continua a bere e a parlare del documentario!
Dopo il potente Pride del 17 settembre Smarza ritorna con la voglia di incontrarci, conoscerci e confrontarci. In vista della Giornata mondiale contro l’AIDS che si tiene dal 1988 il 1 dicembre vogliamo parlare di siercoinvolgimento e dello stigma dell’HIV che è ancora molto presente nella nostra società e negli stessi contesti LGBTQIA+. Lo vogliamo fare con un documentario Postivə, diretto da Alessandro Redaelli e scritto da Elena Comoglio, Francesco Maddaloni e Ruggero Melis.
“Un viaggio in macchina verso il mare tra quattro sconosciuti, tutti under 40, tutti HIV+, per scoprire le loro vite e raccontare a volto e cuore scoperti cosa significhi avere l’HIV oggi, in un’epoca che vede possibile convivere con il virus e condurre vite normali ma che vede ancora le persone infette vittime di un enorme stigma sociale. È il contenuto di Positivə – 40 anni di HIV in Italia, documentario che accende i riflettori su una nuova generazione di persone HIV+ che non vuole più nascondersi.”

Smarza Pride

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Solidarietà dalla Finlandia a* lavoratr* della Wartsila

 

 

 

Diffondiamo il comunicato pubblico di solidarietà prodotto dal collettivo anarchico finlandese “A-ryhma” da noi contattato quando è iniziata la lotta contro i licenziamenti decisi dalla Warsila a Trieste. Pensiamo che sia importante diffondere questo comunicato che è il primo gesto di solidarietà internazionalista proveniente dalla Finlandia.

Di seguito la traduzione in italiano e in inglese e in fondo il testo originale in finlandese coi link ai social dove è stato pubblicato.

Gruppo Anarchico Germinal

A-ryhma in solidarietà a* lavoratr* di Trieste in lotta contro Wärtsilä!

In Luglio Wärtsilä ha annunciato la chiusura della loro produzione di motori e il licenziamento di 451 lavoratr* e lo spostamento della produzione a Vaasa. La decisione non è stata fatta di concerto con i sindacati italiani, rendendola illegale.

Un grande movimento della classe operaia si è formato per resistere alla chiusura della fabbrica. Una protesta con 15000 membri del sindacato si è tenuta all’inizio di settembre. * lavoratr* della fabbrica hanno anche fondato il collettivo autonomo “Collettivo lavoratori Wartsila”. Alcune organizzazioni cittadine si sono unite alla resistenza, come per esempio Fridays for Future @fridaysforfuture.trieste.

I sindacati hanno intentato una causa e il 23 settembre la Wärtsilä ha perso. I 451 licenziamenti sono stati annullati. Il tribunale ha ordinato a Wärtsilä di pagare un risarcimento di €50.000 ad ogni sindacato coinvolto nella causa, e di negoziare con i sindacati la riorganizzazione della produzione.

Supportiamo l* lavoratr* di Trieste nella loro lotta per il lavoro. La produzione moderna e funzionante non dovrebbe mai essere sacrificata per profitti a breve termine. Uno dei motivi chiave per cui Wartsila sposta la produzione in Finlandia potrebbe essere che le leggi sul licenziamento sono più permissive in Finlandia. Non accettiamo che i capitalisti si precipitino ovunque la classe operaia è più facile da opprimere. Scommettere sul prezzo de* lavoratr* serve solo gli interessi de* capitalist* mentre allo stesso tempo deteriora le vite ed il potere politico della classe operaia. La distruzione del reddito di centinaia di persone non può essere la base per lo sviluppo della produzione di Wärtsilä.

I sindacati in Finlandia dovrebbero svegliarsi e assumersi responsabilità internazionali. Lotte intestine per i posti di lavoro a breve termine non beneficia il movimenti de* lavoratr*. Serve invece solidarietà e cooperazione internazionale per eliminare i cavilli che avvantaggiano i capitalisti e impedire che il capitale non lasci altro che distruzione dietro a sé dopo che si sono ottenuti i profitti nel paese con i maggiori margini di profitto. Lo sviluppo della produzione e gli investimenti sono possibili anche senza drastici fermi della produzione in fabbriche esistenti.

Vittoria a* lavoratr* di Trieste!

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kariti in concerto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Tutte a Roma! Serata di autofinanziamento

💥APERITIVO DI AUTOFINANZIAMENTO verso la giornata contro la violenza maschile sulle donne e di genere.
Ci vediamo venerdì 11 novembre al Germianl, via del Bosco 52/A💥
📎 18:30 assemblea pubblica; dopo l’assemblea nazionale a Reggio Emilia ci confrontiamo sui temi, le lotte e le pratiche condivise per riportarle sui territori e negli spazi che attraversiamo tutti i giorni.
📎 20:30 festa di autofinanziamento verso il corteo nazionale del 26 novembre per organizzare il pullman transfemminista che scenderà a Roma.
Nel corso della serata: prenotazione dei posti sul pullman: riempiamolo tutto!!
Tuttə assieme, con rabbia e amore ♥️🔥
Nonunadimeno-Trieste
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4 novembre: disertiamo le vostre guerre

Accogliendo l’appello dell’Assemblea Antimilitarista, anche quest’anno, come molte altre volte, abbiamo voluto ribadire il nostro impegno antimilitarista contro tutte le guerre e gli eserciti.

Stamattina abbiamo quindi affisso uno striscione a San Giusto, di fronte all’orrido monumento militarista per i caduti della prima guerra mondiale. Lungi dal voler ricordare tutte le vittime di quel massacro, quel monumento e tutte le celebrazioni istituzionali vogliono solo ricordare la “vittoria” costata milioni di morti proletari in tutti i paesi. La retorica nazionalista sulla guerra di ieri serve ad alimentare la propaganda di guerra di oggi.

L’italia è infatti impegnata in prima linea con 40 missioni militari all’estero, senza contare la crescente militarizzazione sociale e il continuo crescere delle spese militari.

Per opporsi a tutto questo e per solidarizzare concretamente con chi ovunque nel mondo rifiuta di morire per difendere un confine e sceglie di scappare, di disertare (come ad esempio in Russia e Ucraina), di contrastare la guerra è necessario mettersi di mezzo e inceppare la macchina bellica.

Gruppo Anarchico Germinal

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