Continua la mobilitazione in difesa dell’ex Pavan

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Gruppo di lettura di Nudm

A causa del maltempo, ci vediamo al (via del Bosco 52/A), sempre alle 18!

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Fe sta festa? Gas Pacha compie gli anni!

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Assemblea pubblica di Nonunadimeno

Ci vediamo al Germinal, via del bosco 52a, mercoledì 13 settembre alle 19:30 per un’assemblea aperta, per raccontarvi i prossimi appuntamenti che abbiamo pensato per l’autunno e organizzare e inventare insieme i prossimi passi.

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Mismash arriviamo!

Sabato 9 e domenica 10 settembre saremo presentx alla seconda edizione di Mismash!, fiera delle autoproduzioni organizzata dai/lle compas di pordenone.

Qui tutte le info su presentazioni, espositori e concerti.

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Incontro a Lubiana sull’antimilitarismo

Venerdì 8 alle 19 saremo ospiti a Lubiana all’A-infoshop per un dibattito sull’antimilitarismo all’interno delle iniziative per i trent’anni di occupazione del Metelkova. Lubiana sempre nel cuore.

Igrišče AKC Metelkova mesto, petek 8. september 2023 ob 19h
V sklopu dogodkov ob 30. obletnici zasedbe prostorov današnjega AKC Metelkova mesto [A]infoshop vabi na pogovor o antimilitarizmu včeraj in danes, doma in po svetu.
Trideset let mineva od zasedbe prostorov nekdanje vojašnice na Metelkovi. Davnega septembra 1993 ni šlo zgolj za zaščito praznih stavb pred uničevalno samovoljo mestne oblasti, tudi ne samo za reševanje prostorske stiske za množico kulturnih, umetniških in družbenih dejavnosti. Šlo je tudi za zavrnitev vojne, militarizma in nacionalizma, ki so ravno tedaj svoj uničujoč obraz že dodobra pokazali na krvavih bojiščih uničene Jugoslavije. Zasedena Metelkova se je sčasoma razvila v Avtonomni kulturni center Metelkova mesto, v edinstven prostorski in socialni eksperiment, katerega pomen je že davno prerasel mestne ali državne okvire in je danes dodobra uveljavljena in nepogrešljiva – v ponos premnogim doma in po svetu.
Danes živimo v obdobju vse večje normalizacije vojne in drugega organiziranega državnega nasilja v vsakdanjem življenju. Vojna proti ljudem zgolj v in okoli Evrope trenutno poteka na številnih mestih, tako v Sredozemlju kot v Ukrajini, tako na Balkanski migrantski poti kot na robovih evropskih metropol. Vedno bolj očitno postaja, da vladajoči kapitalistični režim ljudem ne zmore nuditi več drugega kot vedno nove krize, izredne razmere in – marsikje – čisto prave vojne. To vse bolj velja tudi za Slovenijo. Vse od svojega vstopa v vojaško zvezo NATO je aktivno vpletena v njene vojne po svetu, v zadnjem času tudi v vojno Ukrajini. Javni denar se v ogromnih količinah usmerja v nakupe orožja in to ne glede na oglaševanjo politično barvo vlade, ki je trenutno na oblasti. Je aktiven del smrtonosne vojne proti ljudem, ki preko Balkana iščejo svojo prihodnost brez vojne. V času epidemije COVID-19 so izkušnjo, kako je biti tarča organiziranega terorja, doživeli tudi tisti deli družbe, ki jim je ta običajno prihranjen. Hkrati se v družbi in v medosebnih odnosih vse bolj razrašča ideja, da so nasilje, izključevanje, vojska, investicije v orožje in vojna objektivna nujnost, ne pa izbira, ki jo družbi skupaj s idejami nacionalizma, domoljubja in patriarhata vsiljuje zainteresirana manjšina.
Obletnica zasedbe vojašnice na Metelkovi je dobra priložnost, da naredimo lok od antimilitarističnih bojev v času uničevanja oziroma razkroja nekdanje Jugoslavije, katerih izraz je tudi sama zasedba bila, do tega, kaj praktično in teoretsko antimilitarizem pomeni danes, tako lokalno kot širše. Za uvodni premislek o antimilitarističnem vidiku zasedbe vojašnice na Metelkovi smo zaprosili tovariša, ki je bil leta 1993 aktiven udeleženec zasedbe, za prispevek o tem, kaj danes pomeni antimilitarizem tovariša iz Anarhistične pobude Ljubljana, iz anarhistične skupine Germinal iz Trsta pa se nadejamo prispevka o njihovem delovanju proti militarizmu. Sledila bo odprta diskusija.
Vabljeni!
/v primeru slabega vremena bo diskusija v A-Infoshopu/

 

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PRESIDIO CONTRO I FEMMINICIDI

8 Settembre 2023
ore 18:00
PIAZZA HORTIS
A oggi sono 76 le donne uccise nel 2023. Ci stanno ammazzando. Ci soffocano, ci accoltellano, ci sparano, ci stuprano, pensando di poter fare ciò che vogliono dei nostri corpi e delle nostre vite.
431. Dal 2020 la mano patriarcale di compagni, mariti, ex partner ha spazzato via 431 vite di donne, persone trans e figli*. Vogliamo contarci vive.
La violenza non si ferma. Non è una hit estiva. Non è il caso estivo su cui i media, morbosi, si lanciano cavalcando la spettacolarizzazione della violenza e scandagliando le nostre vite in cerca di un perché. Vogliamo ricordarci le donne uccise non da mostri, ma da uomini, dalla violenza del sistema patriarcale. Sono Francesca Giornelli, strangolata, sono Giulia Tramontano, uccisa a coltellate, sono Laura Pin, ammazzata di percosse, sono Pierpaola Romano, uccisa con arma da fuoco.
Vogliamo ricordarci che la colpa non è nostra ma di un sistema che giustifica la violenza e la alimenta, nelle aule dei tribunali e nei discorsi pubblici.
Saremo in piazza per tutte le persone vittime di femminicidio e per tutte le nostre sorelle che questo sistema ha ammazzato e per quelle che ha cercato di calpestare.
Dal 27 Novembre 2021 ci siamo prese uno spazio in Piazza Hortis appendendo un pañuelo per ogni vittima di femminicidio. 
Ci incontriamo l’8 settembre per prenderci cura di quel presidio e invitiamo tutt* a farlo collettivamente. 
 
NON UNA DI MENO – TRST
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Continuano le mobilitazioni contro l’ovovia

Diffondiamo dal canale telegram “Nessuna Ovovia a Trieste”
Le trivelle se ne sono andate.
Tre giorni di presidio dalla mattina alle sette, sotto la pioggia battente, sono serviti ad interrompere i carotaggi propedeutici alla costruzione dell’ecomostro-ovovia. Tanti i residenti, tante le persone contrarie salite dalla città per impedire che questo progetto orribile prosegua.
Dall’altra parte biechi messi comunali e le forze dell’ordine, entrambi pagati con soldi pubblici, ma in questi giorni schierati a difesa del profitto privato di un’azienda di Salò. Abbiamo detto ai lavoratori dell’azienda che non li avremmo lasciati lavorare, ci siamo opposti schierando i nostri corpi e qualcuno – non sappiamo chi sei, ma hai tutto il nostro supporto – ha tranciato i tubi di gomma che portavano acqua alla trivella, impedendo di fatto ai lavori di iniziare.
Le trivelle se ne sono andate, ma noi non ce ne andiamo. Restiamo a sorvegliare il bosco Bovedo, la casa comune che abitiamo, contro lo sfruttamento e l’abuso di chi vorrebbe governarci con la forza.
Invitiamo tutte e tutti a tenere gli occhi aperti, a partecipare in questa lotta attivamente. Siamo responsabili per gli spazi che abitiamo.
Domenica, ore 18:30, ci troveremo nel parcheggio di via Righetti per un aperitivo, un momento conviviale per festeggiare questa piccola battaglia vinta assieme e in cui confrontarci e pensare i prossimi passi nella lotta contro l’ovomostro. Vi aspettiamo!
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Solidarietà agli squat sgomberati ad Atene

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi alcun* compagn* hanno affisso un cartello di solidarietà sul portone nel palazzo in centro a Trieste dove ha sede il Consolato Greco in risposta alla chiamata alla solidarietà che è pervenuta dalla Grecia. Venerdì 25 agosto sono stati sgomberati due squat ad Atene, Ano Kato e Zizania. Alcun* compagn* di Ano Kato erano stati anche al Germinal di Trieste l’anno scorso. In tutta la Grecia, la situazione è molto pesante, il governo sta criminalizzando i migranti per gli incendi che stanno devastando il paese e vuole colpire chiunque faccia solidarietà attiva dal basso, squat anarchici in primis. Anche a Salonicco si temono possibili sgomberi.

https://english.elpais.com/international/2023-08-24/no-guns-no-knives-civilian-militias-hunting-migrants-on-greek-border-amid-devastating-wildfires.html?outputType=amp

https://hellas.postsen.com/local/amp/475765

https://www.athens.indymedia.org/post/1626288/

https://anokatopatision.espivblogs.net/?p=2510

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Assemblea antirepressione

In preparazione alla giornata del 23 settembre e per continuare ad incontrarci in piazza per parlare insieme di repressione (cos’è, come colpisce ognuna di noi e soprattutto come possiamo farci fronte), l’Assemblea contro la repressione di Trieste lancia un’assemblea-aperitivo martedì 22 agosto alle 19:30 in Campo San Giacomo.
Vogliamo, dunque, continuare la discussione collettiva avviata a inizio estate e iniziare a costruire assieme il benefit antifascista del 23 settembre, organizzatal seguito dell’avvio delle indagini contro 8 compagne colpevoli di aver partecipato, assieme a tantə altrə, al corteo del 25 aprile. Perché i digossini forse sì, ma la repressione non va in vacanza.
Come ormai è noto, le perquisizioni fatte a giugno nelle case di varie compagne (durante le quali sono stati sequestrati, tra altre cose, computer e cellulari con accuse veramente ridicole) sono state seguite da una storia da giallo di bassissimo livello: il vetro di una macchina spaccato in mezzo alla notte da un gruppo di “ignoti”, il furto di oggetti inutili (tranne il pregiatissimo sciroppo di sambuco) e una microspia messa maldestramente tra i cavi sotto il volante.
Sono soltanto gli ultimi eventi concreti della repressione locale, ma vogliamo ribadire ancora una volta come la repressione sia una strategia generale, messa in campo dai poteri statali allo scopo di mantenere uno status quo fatto di sfruttamento, intolleranza e tristezza. Ai meccanismi che tentano di colpire individualmente per spezzare le collettività, noi vogliamo rispondere con più comunità e più solidarietà.
Ci vediamo martedì 22 agosto alle 19.30 in Campo San Giacomo, per un momento di discussione e convivialità!
Assemblea contro la Repressione
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