Incontro coi Refusnik israeliani + benefit

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AVVISO ORALE AD UN COMPAGNO. UOMO AVVISATO MEZZO…

La scorsa settimana i carabinieri hanno notificato ad un nostro compagno un provvedimento di “avviso orale”.
L’avviso orale è una misura preventiva – o meglio – propedeutica all’applicazione di misure preventive quali il foglio di via o la sorveglianza speciale. Inoltre, il provvedimento può comportare prescrizioni o divieti, quali ad esempio il ritiro della patente o l’interdizione a frequentare determinati luoghi o persone.
La storia delle misure preventive, comminate cioè non a seguito di una specifica condanna, inizia nell’Ottocento con la repressione “degli oziosi e dei vagabondi”. È evidente quindi fin da subito come non si tratti tanto di punire un’azione quanto di sanzionare una condotta o una scelta di vita.
Tali misure hanno ovviamente larga diffusione negli anni del fascismo storico, quando ne viene accentuato il carattere di strumento volto a colpire gli oppositori politici.
Con la nascita della Repubblica italiana poco cambia, le leggi si susseguono e i provvedimenti preventivi restano, fino a venir di fatto inglobati nel cosiddetto Codice Antimafia nel 2011; ivi si indicano, molto genericamente, i destinatari dell’avviso orale come “coloro che debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi; coloro che per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose; coloro che per il loro comportamento debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, comprese le reiterate violazioni del foglio di via obbligatorio di cui all’ articolo 2, nonché dei divieti di frequentazione di determinati luoghi previsti dalla vigente normativa che sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica”.
L’utilizzo di questo strumento, così evidentemente e largamente discrezionale, è stato incrementato al punto che persino la Corte costituzionale – recependo un pronunciamento della Corte europea dei Diritti dell’Uomo – ha tentato di porvi un freno eccependo diversi profili di incostituzionalità.
In ambito politico, sempre più il diritto amministrativo va a sommarsi – quando non a sostituirsi – al diritto penale come strumento repressivo.
Fra tutte, l’avviso orale forse è la misura più “semplice” ed “economica”, volta palesemente e unicamente a minacciare e intimidire i/le compagn* più attiv*.
Inoltre, essendo un atto amministrativo, ribalta l’onere della prova sulla persona colpita e le possibilità di difendersi sono molto minori rispetto ai procedimenti penali. A questo va necessariamente aggiunto che il diritto amministrativo non contempla, a differenza di quello penale, l’istituto del gratuito patrocinio, nel solco di una cosiddetta giustizia sempre più classista.
Per tutte queste ragioni le misure preventive vengono usate sempre più spesso contro i/le militanti delle varie aree del movimento: solo nella nostra regione questo è il quinto avviso nel giro di poche settimane, cui si sommano vari fogli di via e decine di denunce, arrivate anche a seguito di episodi di ben poco conto.
E poco importa se poi queste denunce finiscono molto spesso – fortunatamente – in assoluzioni o non luoghi a procedere: intanto si sono tenut* fuori gioco per anni compagn* e le realtà collettive devono investire cospicue forze per difendersi dalla repressione e per raccogliere fondi per le spese legali.
Sappiamo che, quando si lotta al di fuori e contro le istituzioni, la repressione arriva; ma balza agli occhi quanto il livello repressivo si innalzi costantemente, mettendo in discussione ogni giorno che passa gli spazi di agibilità politica e sociale di tutt*. Ormai qualsiasi episodio, anche il più minuscolo, viene perseguito con accanimento, con sprezzo tanto del ridicolo quanto dello sperpero di risorse pubbliche sottratte costantemente a ben più utili fini.
Anche l’avviso arrivato al nostro compagno farebbe ridere se fossimo in una candid camera: si basa su un paio di condanne risalenti ad oltre vent’anni fa e su presunte violazioni da accertarsi in un processo che deve appena iniziare, alla faccia della certezza del diritto.
È ben chiaro l’intento: silenziare tutte quelle realtà che non ci stanno a vedere la nostra città ridotta ad un parco giochi per turisti, a spese dell’ambiente e delle condizioni di vita dei ceti popolari.
Anche se la rassegnazione e la delega sono ancora realtà maggioritarie nella nostra società, le istituzioni temono che, con l’inasprirsi della crisi sociale e ambientale, le contraddizioni prima o poi siano destinate a esplodere.
Di fronte a scenari di guerre sempre più devastanti, in un mondo in cui la catastrofe ecologica incombe e i ricchi sono sempre più ricchi mentre le risorse si vanno esaurendo, crediamo fermamente che ribellarsi sia non solo giusto, ma indispensabile per provare a invertire la rotta.
Occorre respingere ogni tentativo di criminalizzazione e isolamento dei compagni e delle compagne colpite dalla repressione, allargando le reti sociali di lotta, moltiplicando gli spazi di autogestione e sostenendo tutte le strutture collettive di autodifesa che i movimenti si sono dati.
In questo senso facciamo appello a sostenere la Cassa Antirepressione, realtà trasversale che qui in città dà sostegno concreto per la copertura delle spese legali.
Al nostro compagno e a tutt* coloro che stanno subendo le persecuzioni giudiziarie e poliziesche diamo la nostra piena solidarietà. Non siete sol*, non siamo sol*!
Gruppo Anarchico Germinal
Trieste, 20 giugno 2024
germinalts.noblogs.org
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Allo Smarza Pride

In un panorama LGBTQIA+ sempre più invaso da strumentalizzazioni delle simbologie rainbow per fini capitalisti e omonazionalisti, come soggettività queer e anarchiche sentiamo un forte bisogno di spingere verso altre visioni e concezioni delle nostre esistenze e lotte trans* e frocie. Oggi, molti Pride si vendono a sponsor ed elemosinano patrocini di istituzioni e organizzazioni che spesso e volentieri si trovano dalla parte di chi ci opprime, ci manganella o genera morte in tutto il mondo; noi siamo solidali e partecipiamo a Pride alternative, contro qualsiasi istituzione e ordine imposto. Oggi,società capitaliste e organizzazioni sanguinarie usano il supporto alle identità non-eterocis come prova di una fantomatica superiorità morale al solo fine di ottenere il consenso necessario a perpetrare politiche di sfruttamento e morte. Crediamo che la lotta queer debba passare necessariamente per una critica decoloniale, come liberazione di qualsiasi corpo e soggettività dal dominio esterno; di fronte alle bandiere rainbow issate sopra le macerie e i cadaveri dellx abitanti di Gaza, non possiamo che rimarcare una posizione strettamente antimilitarista, contro qualsiasi guerra e oppressione.

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15-16 giugno: un weekend pieno di appuntamenti

SMARZA PRIDE STA PER VENIRE! Quando? Sabato 15 giugno dalle 17
Dove? Ritrovo in Passeggio Sant’Andrea
Chi? Tutt noi, ovviamente

Inonderemo le piazze e le strade di creature mostre, folletti, fate e queer joy. Le rivendicheremo rendendole uno spazio attraversabile da tutte le soggettività, dove poter essere indecorosə, uno spazio per prendere parola sui nostri corpi non conformi, sulle nostre esistenze e su un sistema repressivo che le vuole schiacciare.
Da un percorso costruito dal basso e basato su orizzontalità e autogestione nasce anche quest’anno SMARZA pride, un corteo antistituzionale in cui riprendersi gli spazi troppo spesso negatici in una città che di accessibili a noi ne ha già ben pochi, per portare una narrazione nostra e non venduta al miglior sponsor, che strumentalizza e capitalizza sulla frocitudine. Un corteo che sia finalmente uno spazio creato da e per noi, in cui essere vistə, in cui festeggiare e stare assieme, e continuare a lottare. SMARZA PRIDE p.s. e come Germinal saremo presenti con un banchetto

Sabato 15 Il coro sociale di trieste compie 10 anni!
Ci vediamo in piazza Libertà dalle 17.30 alle 19.00
per condividere qualche canto, per regalare e ricevere qualche storia in una piazza importante della città.
Con noi ci saranno ugole sparse di vari cori amici:
Hor 29 Novembar (Vienna)
Kombinat (Lubiana)
Coro dei Malfattori (Parma)
Pane e Guerra (Bergamo)
Sans Nom (Nancy)
Skoro (Brescia)
Violenti piovaschi (Carpi)
Z’Borke (Lubiana)
CORO SOCIALE DI TRIESTE

BIOEST 15 E 16 GIUGNO

Saremo presenti con un banchetto la nostra distribuzione di libri, periodici, materiale informativo, prodotti di Urupia e molto altro!!!
Segnaliamo inoltre i seguenti dibattiti:
SABATO:
Ore 11.00 Sala Parrocchiale
Presentazione del libro Storia di Ayçiçegi – Il Girasole del Mar Nero
DOMENICA
Ore 11.30 Sala Rosa
Ovovia: parliamone (Collettivo nessuna ovovia a Trieste, presente anche con banchetto!)
Ore 18.00 Sala Villas
Le Nuove Recinzioni – città, finanza e impoverimento degli abitanti – presentazione libro (Rete ecosocialista FVG /In videoconferenza con gli autori, parteciperà anche Campo Libero)

Per ulteriori info e il programma completo: https://www.bioest.org/

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Passeggiata in difesa degli spazi pubblici a San Giacomo

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Assemblea pubblica di Nonunadimeno

Ci vediamo stasera, alle 19, in via del9 Bosco 52/A, per un’assemblea di Non una di meno:
🏳️‍🌈 in vista della Pride del 15/06
✊in solidarietà con le lavoratrici del nido di Roiano
per programmare l’estate!

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Ultima assemblea verso lo Smarza Pride

ULTIMA ASSEMBLEA PUBBLICA VERSO LA TERZA SMARZA PRIDE
Costruiamo assieme la terza Smarza Pride!
Quali sono i temi che sentiamo l’urgenza di riportare per le strade della nostra città? In che modo vogliamo attraversarle e renderle indecorose?
Partendo dalle nostre esigenze di soggettività queer stiamo provando, assieme, a rispondere a queste domande e a delineare il percorso di costruzione del prossimo Pride!

LE FR0C13 LO SANNO DA CHE PARTE STARE,
P4L3ST1N4 LIBERA DAL FIUME FINO AL MARE!

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Ogni donna è una lesbica nel cuor… …e verso la pride ancor di più!🎶

(in caso di maltempo in via del Bosco 52/a)

C’è una data che fa da spartiacque nella vita di Mariasilvia Spolato, l’8 marzo 1972. Quel giorno molte donne scesero in piazza a Roma, a Campo de Fiori. Mariasilvia Spolato sfilò infilata nel suo cartello-sandwich con la scritta “Liberazione omosessuale”: era il primo atto di visibilità omosessuale in una piazza italiana e Mariasilvia era la prima donna italiana a dichiararsi pubblicamente lesbica.

Smarza Pride & Gruppo anarchico Germinal

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Solidarietà con compa sudanesi…serve l’aiuto di tutt*

Da più di un anno ormai il Sudan è (nuovamente) dilaniato da una guerra civile. Le compagne e i compagni ci chiedono di aiutarle a sopravvivere. La Federazione Anarchica Italiana, di concerto con altre realtà a livello internazionale, ha lanciato una campagna di sottoscrizione urgente. Chiediamo a tutte voi uno sforzo per contribuire, anche solo con qualche euro.
Come? Passando in sede negli orari di apertura entro domenica 9 giugno oppure facendo un versamento diretto sull’iban IT97B3608105138200363100368 intestato a Gianmaria Valent entro il 15 giugno con causale “pro anarchici Sudan”.
Come sempre, la solidarietà è un’arma

Di seguito trovate l’appello della Federazione Anarchica Italiana, quello delle compagni sudanesi e un recente articolo di Internazionale con qualche ulteriore info.

La situazione in Sudan sta precipitando. Sinora tutti i tentativi di mediazione per fermare le ostilità tra i due generali, Mohamed Hamdan Dagalo “Hemetti”, leader delle Rapid Support Forces (RSF), gli ex janjaweed, e il de facto presidente e capo dell’esercito, Abdel Fattah Abdelrahman al-Burhan, sono falliti.
In dodici mesi di lotta per il potere sono morte quasi 16 mila persone – cifra certamente sottostimata per la difficoltà di raccogliere dati accurati e in tempo reale – mentre gli sfollati sono oltre 9 milioni. I profughi, coloro che hanno cercato protezione nei paesi confinanti, sono circa 1.500.000.
Sulla scena sudanese operano vari attori internazionali. Tra questi anche l’Italia che, prima del conflitto, ha stretto accordi con Hemetti per il controllo dei flussi migratori, offrendo assistenza e addestramento agli uomini del RSF.
Il silenzio dei media e degli attivisti che circonda il Sudan sta permettendo ai soldati di entrambe le parti di commettere un genocidio impunemente. In questo contesto i Comitati Rivoluzionari, ai quali partecipano i nostri compagni anarchici e le nostre compagne anarchiche, cercano di mantenere le loro attività, ma ciò diventa sempre più difficile con l’escalation di violenza tra le due parti in conflitto.
In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa (fonte: CNT-AIT Toulouse).
I nostri compagni e le nostre compagne in Sudan hanno urgente bisogno di aiuto.
Come Federazione non possiamo che dare tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Per contribuire, inviare quanto raccolto al conto iban IT97B3608105138200363100368 intestato a Gianmaria Valent entro il 15 giugno con causale “pro anarchici Sudan”.

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Sesta assemblea in preparazione della Pride!

Giugno, il mese dell’orgoglio queer, si avvicina, e con esso la terza Smarza Pride, che stiamo costruendo con un confronto collettivo basato su autogestione e orizzontalità!

Quali sono i temi che sentiamo l’urgenza di riportare per le strade della nostra città? In che modo vogliamo attraversarle e renderle indecorose?

Partendo dalle nostre esigenze di soggettività queer stiamo provando, assieme, a rispondere a queste domande e a delineare il percorso di costruzione del prossimo Pride!

In questa assemblea vorremmo creare uno spazio di confronto sul percorso del punto punto viola, a partire dalle esperienze degli eventi passati, per costruire la prossima Pride!

L’appuntamento è martedì 21 maggio alle ore 19:30 a San giusto, in caso di pioggia ci sposteremo al Germinal, in Via del Bosco 52/a.

WE’RE HERE, WE’RE QUEER!

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