Le trivelle se ne sono andate.
Tre giorni di presidio dalla mattina alle sette, sotto la pioggia battente, sono serviti ad interrompere i carotaggi propedeutici alla costruzione dell’ecomostro-ovovia. Tanti i residenti, tante le persone contrarie salite dalla città per impedire che questo progetto orribile prosegua.
Dall’altra parte biechi messi comunali e le forze dell’ordine, entrambi pagati con soldi pubblici, ma in questi giorni schierati a difesa del profitto privato di un’azienda di Salò. Abbiamo detto ai lavoratori dell’azienda che non li avremmo lasciati lavorare, ci siamo opposti schierando i nostri corpi e qualcuno – non sappiamo chi sei, ma hai tutto il nostro supporto – ha tranciato i tubi di gomma che portavano acqua alla trivella, impedendo di fatto ai lavori di iniziare.
Le trivelle se ne sono andate, ma noi non ce ne andiamo. Restiamo a sorvegliare il bosco Bovedo, la casa comune che abitiamo, contro lo sfruttamento e l’abuso di chi vorrebbe governarci con la forza.
Invitiamo tutte e tutti a tenere gli occhi aperti, a partecipare in questa lotta attivamente. Siamo responsabili per gli spazi che abitiamo.
Domenica, ore 18:30, ci troveremo nel parcheggio di via Righetti per un aperitivo, un momento conviviale per festeggiare questa piccola battaglia vinta assieme e in cui confrontarci e pensare i prossimi passi nella lotta contro l’ovomostro. Vi aspettiamo!