La gioia della vita contro la tristezza dell’oscurantismo

sentinellepigrePubblichiamo una lettera di alcuni compagni presenti in piazza sabato scorso.

La gioia della vita contro la tristezza dell’oscurantismo
Considerazioni sull’iniziativa di ieri delle “Sentinelle in piedi” e sulla contestazione

Ieri pomeriggio in piazza Ponterosso fra le 17 e le 18 alla veglia delle ormai famose “Sentinelle in piedi”, come già accaduto la volta scorsa (ma questa volta con molte più persone), in modo totalmente spontaneo ed autoorganizzato, senza un gruppo o associazione a promuovere la mobilitazione, tantissime persone diverse per età, orientamento sessuale e idee politiche si sono ritrovate per esprimere il proprio dissenso (e anche per molti e molte la propria rabbia) contro l’iniziativa omofoba delle sentinelle.

A volte, leggendo i giornali, si ha la sensazione che fatti raccontati avvenuti nello stesso luogo e nello stesso momento appartengano a universi paralleli. Questo è quello che abbiamo provato leggendo gli articoli dei giornali (Il Piccolo in primis) e siti informativi su quello che è accaduto.

Temiamo che al di là di tutti i discorsi e dichiarazioni pubbliche dei portavoce, vi sia questo: una paura che trasuda odio verso chi viene sentito come diverso. Un odio e un disprezzo non urlati, ma non per questo meno violenti e insidiosi.
Non ci interessano le leggi che contrastano l’omofobia perché crediamo che le forme di discriminazione non si combattano con leggi e tribunali ma con pratiche quotidiane che costruiscono relazioni sociali orizzontali basate sul rispetto, sulla diversità e sulla solidarietà, e con l’azione diretta popolare e collettiva contro chi semina odio.

Ieri è successo questo: un’azione collettiva ha invaso letteralmente la piazza delle sentinelle fino a sovrastarle del tutto. Bandiere arcobaleno, musica, balli, trenini, glitter colorati ma anche slogan, candele spente e insulti: ognuno ha espresso a suo modo lo sdegno contro chi vorrebbe imporre la propria totalizzante visione di “normalità”.
Ci teniamo anche a puntualizzare alcune cose:
– nessuno/a di chi ha scelto forme di contestazione più dirette e meno ironiche ha messo le mani addosso alle sentinelle o ai loro guardiaspalle se non per difendersi da questi. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire;
– la polizia non è riuscita a impedire in nessun modo che la contestazione invadesse lo spazio delle sentinelle (come sembrerebbe leggendo Il Piccolo): eravamo in troppe, molto gioiosi e determinate!

Di fatto la piazza è diventata la piazza delle diversità in cui chi leggeva il libro in piedi era solo un elemento di contorno.
Infine pensiamo che le forme migliori per sbugiardare e disturbare manifestazioni di questo tipo siano l’ironia e il sarcasmo che possono essere espressi in molte forme creative e gioiose.

Alcuni anarchici presenti ieri in piazza ponterosso

Qui sotto il link al terrificante articolo del Piccolo:

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/11/22/news/confronto-tra-gli-attivisti-dei-centri-sociali-e-le-sentinelle-in-piedi-1.10358491

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