Solidali con la resistenza kurda

FOTO, REPORT E RASSEGNA STAMPA

VENERDI’ 4 SETTEMBRE ORE 20.30 IN VIA DEL BOSCO 52/A

ASSEMBLEA APERTA DI PRESENTAZIONE E CONFRONTO VERSO

IL 12 SETTEMBRE

Ritrovo con info-point ore 16.00 in piazza della Borsa
ore 17.00 partenza manifestazione

rojava12settembre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MANIFESTAZIONE/CORTEO REGIONALE

Ormai è provato che Erdogan è complice dell’ ISIS, ma l’Europa continua ad appoggiare la Turchia e a criminalizzare i Kurdi.

Lo Stato Turco fornisce sostegno economico, ma anche militare e politico, a ISIS.

L’Emiro dell’ISIS, Yasin Ebdileziz Egumi, catturato dalle forze di difesa YPG durante l’attacco di ISIS a Kobanè il 25 Giugno, ha confessato l’esistenza del sostegno da parte della Turchia affermando inoltre che il gruppo armato che ha attuato il massacro del 25 giugno è entrato dalla Turchia.

Anche per l’attentato che ha causato la morte di decine di giovani socialisti e anarchici a Suruç, il 20 luglio, stanno emergendo con sempre maggiore chiarezza le responsabilità del governo dell’AKP di Erdogan.

Dopo l’attentato di Suruç, la Turchia ha fatto finta di bombardare le postazioni dei massacratori e tagliagole dello “Stato Islamico”, ma in realtà ha colpito e continua a colpire i villaggi Kurdi; bombarda, spara, tortura, brucia le case, incendia le foreste e arresta perfino gli amministratori eletti nei Comuni Kurdi.

Nella Rojava la lotta per l’indipendenza si è sviluppata in una rivoluzione sociale. Attraverso quello che i Kurdi chiamano Confederalismo Democratico, che ha una chiara dimensione libertaria, femminista ed ecologista, non si vuole creare un nuovo Stato ma una rete di comunità che si autogovernano nel pieno rispetto di tutte le popolazioni che vivono o vogliono vivere nel territorio.

Certamente oltre all’accanimento storico del governo turco contro i curdi e il progetto di un Kurdistan unito c’è oggi la necessità da parte di Erdogan e degli alleati NATO di bloccare questa esperienza che si sta consolidando e allargando alle regioni vicine.

Non dimentichiamoci, che la Turchia, oltre a far parte della NATO, è fortemente legata economicamente all’Europa e soprattutto alla Germania. A Trieste si sta costruendo una piattaforma offshore per i container di merci provenienti via mare dalla Turchia, da mandare poi, via rotaia, in Germania.

E allora come la mettiamo con le corresponsabilità occidentali, Italia compresa, verso il massacro delle popolazioni Kurde?

In appoggio alla Resistenza Kurda e alla carovana per Kobane del 15 settembre indiciamo una manifestazione a Trieste
Sabato 12 settembre nel pomeriggio (orario e luogo saranno comunicati a breve)

Si invitano apertamente tutte le forze sociali, politiche e sindacali che si riconoscono nella resistenza curda e nel progetto della Rojava a partecipare e ad aderire.

Coordinamento Libertario Regionale FVG

http://www.info-action.net/

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